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Un peluche sulla bara di Samuele, addio al bimbo e al padre suicida

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C’era un peluche a forma di orsacchiotto sulla bara bianca di Samuele il bimbo di tre anni trascinato dal padre suicida giù dal terrazzo del secondo piano dello stabile dove viveva insieme alla compagna nel centro storico di Padula.  Una tragedia che ha sconvolto l’intero Vallo di Diano. Restano ancora ignote le cause del gesto del 45enne che lavorava come infermiere al Distretto sanitario di Sala Consilina e che ha deciso di farla finita nella notte tra lunedì e martedì.

Ieri pomeriggio la comunità di Padula (compreso il sindaco e l’intero consiglio comunale) si è riunita per l’ultimo, estremo, saluto. Al cimitero del paese con il rito della chiesa cristiana Evangelica è stato celebrato il rito funebre.  Secondo una prima ricostruizione Antonello Fiore dopo una lite in casa con la compagna – non la prima secondo quanto emerso –  ha detto alla compagna di andare a dormire a casa della madre che abita nella stessa palazzina ma un piano diverso. E invece intorno alla mezzanotte ha deciso di gettarsi dal terrazzo, da un’altezza di circa 15 metri,e di portare con sé il piccolo Samuele. Si è lanciato abbracciandolo a sé. I corpi sono stati ritrovati l’indomani mattina quando madre e nonna non trovavano il nipote.

La speranza è stato il messaggio centrale della celebrazione. “Gesù disse: io sono la Resurrezione e la Vita, ma chi crede in me anche se muore, vivrà”.

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