Posa sul davanzale quel poco che ha: una manciata di briciole, chicchi di nostalgia, il peso degli anni, il timore taciuto del domani.
Poi fa un passo indietro, lentamente. Non si volta, per non dimenticare, per tenere la cura posta nelle briciole, la tenerezza della nostalgia, la pazienza in tutto quel peso.
Si allontana per non disturbare la vita.
Lento è il primo passo e scivolano gli affanni.
Poi il secondo e non si preoccupa di quel che non va.
Nel terzo, stringe il ricordo di una vecchia canzone. È stretto il laccio, ma lo lascia allentare.
Non cade.
Indietreggia. Ed è proteso in avanti.
Ha settanta anni
Ancora un passo.
Ne ha 20 e sorride delle sue corse dietro un pallone.
Poi dieci.
È ancora in piedi.
Ride. Si perde tra le pieghe del calzoni, la nostalgia.
Aspetta.
Ecco, arriva. Chiude le ali, tra le briciole e tutta quella umanità.
Si commuove, l’uomo bambino.
Nelle tasche, piene di stupore, accarezza quel che ancora non sa
Fatima Mutarelli
Mail: valelapennasi@gmail.com
Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)
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