A qualche giorno di distanza dal 25 gennaio, interviene il vicesindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, che dell’ospedale conosce vita, morte e miracoli. Auricchio sottolinea ancora una volta ciò che da anni sostiene con forza, ossia che l’ospedale, per le prestazioni e per il contesto in cui opera, merita di essere tutelato e potenziato. Auricchio ricorda che è stato deciso di impugnare anche l’atto del commissario per la sanità campana Joseph Polimeni che approva l’atto aziendale dell’Asl.
“Il decreto 33 – sostiene Auricchio – è inattuabile, perché fatto da tecnici che non conoscono il territorio, che hanno adottato il piano a tavolino, senza conoscere realmente le necessità e le caratteristiche del territorio”. Il vicesindaco di Roccadaspide ribadisce poi che la struttura ospedaliera ha un’occupazione del 90%, superiore a diversi altri ospedali della Campania; ci sono notevoli professionalità che operano con assoluta diligenza; vi si realizzano prestazioni di eccellenza, come testimonia il progetto “Cardiopain”, nato a Roccadaspide per iniziativa del primario di Cardiologia professore Raffaele Rotunno e diventato noto in tutta Italia, e come ricorda un servizio di qualche mese fa di “Striscia la notizia”, il tg satirico di Canale 5 che evidenziava come, su 12 ospedali salernitani, solo a Roccadaspide si potesse fare un esame ecografico in tempi brevi.
Per Auricchio non ci sono dubbi: “Qualcuno vuole danneggiare il nostro ospedale a favore delle strutture private della Campania”. Infine rivolge un appello alla politica: “Il Governatore campano Vincenzo De Luca ha già preso atto dell’importanza di questa struttura – conclude Auricchio – ed ha assunto degli impegni. Ora ci aspettiamo una risposta definitiva, chiara, così come ci aspettiamo un confronto con il commissario Polimeni, che invece sembra voler chiudere il dialogo con gli amministratori, e ci aspettiamo che i consiglieri regionali e i parlamentari vengano a Roccadaspide per rendersi conto di persona delle difficoltà del territorio e dell’efficienza dell’ospedale, anche per smentire la convinzione comune che i politici pensano solo ai propri interessi”.