Lo dice il capogruppo al Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino. “Questo è il presidente che ha cancellato una legge che consentiva di selezionare per titoli e meriti i direttori generali – attacca Ciarambino – per avere le mani libere e nominare nei posti chiave della sanità campana i suoi fedelissimi, poco importa se sono incapaci”.
“Non ci sembra casuale la decisione dello sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia del Ruggi, mentre si chiudono reparti essenziali – sottolinea Ciarambino – forse è stato il prezzo che De Luca ha dovuto pagare per ricambiare qualche favore di Coscioni nel suo ruolo di consigliere alla sanità del presidente”.
“Riteniamo inaudito che Coscioni, bypassando procedure pubbliche, si trovi a capo di una neo struttura – fa notare Ciarambino – e conservi il doppio incarico di consigliere della sanità a palazzo Santa Lucia, al netto di una delicata inchiesta che lo vede imputato su fatti della sanità”. “De Luca agisce e gestisce la Regione Campania come un feudo – prosegue – ha adottato in tutto e per tutto il ‘sistema Salerno’, ossia la politica della spartizione”. “Mentre la sanità campana sprofonda nel baratro – conclude Ciarambino – la sola preoccupazione di De Luca è spartire poltrone o confezionarne su misura per i suoi amici”.