Con tale atto infatti, la Camera ha dismesso le attività dell’Azienda Speciale Intertrade nell’ambito di un progetto di fusione , a favore di SI Impresa Napoli, che prevede l’assunzione per la CCIAA di Salerno di un impegno di spesa pari a 2 milioni e 500mila euro , in dieci anni senza alcuna possibilità di recesso.
E’ evidente che tale oneroso impegno coinvolge l’amministrazione attuale e la seguente a questa , in un atto di cessione di attività per il quale non è previsto nessun corrispettivo.
Al danno erariale evidenziato e quantificato appunto in 2ml e 500 mila euro, suscettibile di un ulteriore aumento del 20%, va ad aggiungersi il valore non meglio precisato delle attività di Intertrade dismesse .
A tutto ciò vanno sommati i debiti dell’Azienda Speciale che comunque continueranno a gravare sul Bilancio della Camera di Commercio di Salerno, già duramente provato dalla vecchia vicenda Intertrade.
“Ancora 2 milioni e mezzo delle imprese del commercio ,industria, artigianato ed agricoltura della Provincia di Salerno- ha commentato il Presidente Provinciale di Confcommercio Avv. Giovanni Marone,- distratti al territorio con l’alibi della tutela dei lavoratori, che a mio avviso non restano comunque garantiti e per i quali potrebbero essere individuate ben altre soluzioni ed il cui costo continuerà ad essere sostenuto dalla Camera di Commercio di Salerno perché rientranti sui costi di gestione di SI Imprese.
E’ questa logica, ha concluso il Presidente Marone, che non possiamo accettare e contro la quale sosterremo l’opposizione in tutte le sedi più opportune.”