Fin dal 1998 l’Unesco ha iscritto nella lista del patrimonio dell’Umanità «I paesaggi culturali del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con le emergenze archeologiche di Paestum e di Velia e con la Certosa di Padula”.
Pertanto, anche in vista del redigendo «Piano di gestione» del predetto sito dell’Unesco, appare necessario ed opportuno accorpare in capo all’autonomia di Paestum, anche gli Scavi di Velia e il compendio monumentale della Certosa di Padula.
Il sito di Elea-Velia ha uno straordinario valore archeologico, paesaggistico e culturale, ed è noto anche per essere stato culla della Scuola eleatica di Parmenide, uno dei capisaldi della filosofia occidentale.
La Certosa di Padula, non molto tempo addietro pienamente restituita alla pubblica fruizione a seguito di un sapiente intervento di restauro, è un monumento di enorme e riconosciuto pregio, ed insiste anch’essa, come Velia, nel territorio a sud della provincia di Salerno.
Di recente sia il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che il Comune di Ascea hanno richiesto al MIBACT di aggregare l’Area di Velia e la Certosa al Parco di Paestum, che dal 2014 e’ stato dotato di «autonomia speciale» a seguito della riforma del Ministero, con una felice scelta voluta dal Ministro Franceschini.
Il Parco ha finora svolto, con la direzione di Gabriel Zuchtriegel (insediato nel novembre 2015) ben coadiuvato dal Consiglio di amministrazione e dal Comitato scientifico, una preziosa azione di valorizzazione e promozione, con lusinghieri risultati ed effetti significativi per l’intero territorio.
Dal richiesto accorpamento, Velia e la Certosa di Padula potrebbero trarre sicuro beneficio, atteso che il Parco archeologico di Paestum, anche per effetto del già previsto potenziamento ed ampliamento della pianta organica con architetti e archeologi, sicuramente garantirebbe la gestione unica, ben coordinata ed integrata dei tre siti con la dovuta cura ed attenzione, dando così luogo ad un’esperienza pilota molto significativa ed interessante per l’intero comparto, e giustamente in coerenza con l’iscrizione nella lista dell’UNESCO del patrimonio dell’Umanità. “