L’esposizione si terrà dal 6 maggio al 27 maggio 2017 (ben 22 giorni di esposizione) a Cava de’ Tirreni nella prestigiosa Sala Museale di Santa Maria del Rifugio, in Piazza San Francesco con vernissage sabato 6 maggio.
A tema libero, possono partecipare sia artisti professionisti che emergenti, senza alcun limite di età, per le seguenti categorie: pittura, scultura, arte fotografica e poesia ispirata alle opere esposte.
“Avalon in Arte”, infatti, ha la peculiarità di unire l’immagine e la parola, in un intreccio che rende l’esposizione ancor più suggestiva ed evocativa. A ogni poeta sarà assegnata un’opera figurativa e ed egli si ispirerà ad essa per una lirica. Durante la mostra poesia e opera accoglieranno i visitatori.
Le adesioni per quanto riguarda la sezione Arte scadranno a completamento degli spazi espositivi e comunque entro e non oltre il 9 marzo 2017, termine improrogabile per permettere, poi, ai poeti di trarre ispirazione dalle opere.
Le adesioni per quanto riguarda la sezione Poesia scadranno a completamento dei posti disponibili e comunque entro e non oltre il 28 febbraio 2017
È possibile richiedere il regolamento e il modulo della domanda all’indirizzo avalonartesalerno@gmail.com specificando la sezione per la quale si intende partecipare
L’associazione è presente sui maggiori social network come Facebook, Twitter e Linkedin, formidabili veicoli di comunicazione.
La mission di “Avalon Arte” è di diffondere lo studio e lo sviluppo dell’arte in tutte le sue espressioni: pittura, scultura, mosaico, ceramica, restauro, fotografia, arti grafiche, bricolage, letteratura, musica, ballo, spettacolo e quant’altro attinente al mondo dell’arte; avvicinare i giovani al mondo dell’arte e permettere loro di inserirsi in questo mondo, proporsi come luogo di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile.
La direzione artistica dell’evento è della presidente Dina Scalera e l’allestimento è a cura di Giovanni Memoli coadiuvato da Mario Cestaro. La critica è affidata alla prof.ssa Antonella Nigro. Fotografia a cura di Paola Siano