Il bilancio è drammatico nelle zone delle terremoto, dove gli animali sopravvissuti sono stati evacuati dalle stalle crollate per le scosse e poi per il peso della neve, e ricoverati presso strutture più sicure per fermare la strage che ha decimato mandrie e greggi con centinaia di mucche e pecore morte. Coldiretti, in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori, ha avviato i trasferimenti grazie alla solidarietà tra gli imprenditori nelle are colpite dal terremoto. Sono circa tremila, secondo la Coldiretti, le aziende agricole e le stalle nelle aree del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpite dal terremoto dove si contano casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l’alimentazione degli animali, ma anche per le consegne del latte.
“Ci è sembrato doveroso – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – dare il nostro contributo alle imprese agricole meno fortunate, soprattutto agli allevatori che hanno dovuto affrontare una situazione insostenibile. Siamo pronti a fare la nostra parte anche per azioni future. Un grazie particolare va rivolto ad ognuno dei nostri soci, che avrebbero voluto fare molto di più. E ai nostri giovani di Coldiretti, i primi a rispondere e a dare una mano con grande generosità”.