Tornato a disposizione, Donnarumma a Vicenza rischia di rimanere comunque fuori dallo schieramento iniziale, sacrificato sempre sull’altare di determinate scelte tattiche. Non è stato sufficiente blindarlo sul mercato per rilanciare le sue quotazioni: per l’ex del Teramo, almeno nella fase iniziale di questo girone di ritorno, le cose sono cambiate di poco. Donnarumma dovrà continuare a sgomitare per farsi largo lì davanti. La Salernitana ha bisogno di ritrovare vivacità e concretezza dalla cintola in su.
La squadra di Bollini crea, ma non finalizza ed è per questo che trattenere in panchina chi potrebbe essere in grado di invertire la rotta sembra quasi un delitto. Coda e Donnarumma in coppia hanno dimostrato di poter dare fastidio anche alle squadre più attrezzate, senza dimenticare che nella passata stagione, quando si sono espressi assieme hanno traghettato, a suon di gol, la squadra verso la salvezza. Nonostante tutto anche in questo campionato non è scontata la loro contemporanea presenza in campo. Chissà che in questo girone di ritorno non si possa invertire la tendenza, così com’è accaduto un anno fa…
Vergognoso continuare a puntare su un ex giocatore, Rosina, accanendosi contro Donnarumma, ad oggi l’attaccante più proficuo al netto dei gol segnati per minuti giocati. Francamente più che il giocatore, è la gestione tecnica, e i diktat imposti dall’incapace Fabiani, che stanno limitando Donnarumma e la sensazione è che stiamo assistendo ad una dimostrazione di cattiva gestione e di masochismo abbastanza singolare. In fondo la gestione tecnica della Salernitana, tra Grillo e altri casi, vedi lo stesso Rosina, getta forti ombre sulla trasparenza nella gestione della società. I giornalisti un paio di domande potrebbero anche farle, prima che un giorno arrivi qualche bella penalizzazione perché qualcuno usa la Salernitana per fare favori ad amici….ma in fondo per uno che pensa che una Coppa Italia di C nobiliti 100 anni di storia e giustifichi due anni di vergognose umiliazioni, una eventuale gogna giudiziaria non conta niente. Tanto chi paga sono i veri tifosi, quelli che oggi vengono zittiti dai “lotitiani”, che tengono tanto alla categoria da sputare sulla propria maglia.