Uno dei più noti e apprezzati coreografi italiani, la compagnia tra le più note del panorama nazionale ed il fascino arcaico di un amore contrastato che ci fa riflettere sul valore della vita e sul senso della morte. È la triade perfetta con la quale si conclude la Stagione di Balletto, la rassegna messa a punto da Pina Testa, Emma Ferrante ed Amalia Salzano. A Fredy Franzutti, il compito di chiudere l’edizione 2016 – 2017 con la sua compagnia, il Balletto del Sud, che interpreterà Romeo e Giulietta. L’appuntamento è fissato per domenica 12 febbraio, alle 18.30, al Teatro delle Arti di Salerno: lo spettacolo ha già riscosso successo di pubblico e critica, sia per la parte coreografica che per quella visiva.
La tragedia di William Shakespeare è sicuramente una delle storie d’amore più popolari di ogni tempo e luogo. La vicenda dei due amanti di Verona ha assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l’archetipo dell’amore perfetto ma avversato dalla società. Franzutti crea il balletto nel 1998, sull’omonima partitura di Sergej Prokofev, proprio per il suo ensemble che Vittoria Ottolenghi definì “una compagnia grintosa e decisamente superiore alle altre del nostro paese, qualitativamente molto meglio di quasi tutti i prodotti del genere che importiamo dall’est; una realtà instancabile, concretamente stabile, che riesce a riempire i teatri”.
Nello spettacolo gli eventi si susseguono in maniera concitata e inaspettata in cui Giulietta, divenuta donna, dovrà decidere se morire due volte. Mentre la balia e la madre completano il quadro femminile, Mercuzio e Tebaldo, portano l’eterno conflitto tra i buoni e i cattivi. Romeo invece è l’amore per sempre, il primo bacio, la passione estrema che lo porta al suicidio..
«Talvolta ci si commuove per le vicende di amanti infelici – spiega il coreografo – e con Romeo e Giulietta si arriva, qualsiasi esperienza si abbia alle spalle, e non importa a quale età, addirittura a condividere i dolori innocenti dei due adolescenti. Gli amanti si annullano uno nell’altro; la morte finale è al tempo stesso simbolo della sofferenza, che sempre provoca la tensione del grande amore, e simbolo di codesto dissolvimento dell’individualità; così ho ammirato e tentato di rappresentare come pura sia stata la trasformazione di due ragazzi in una coppia e di una rappresentazione teatrale in un evento psicologico condiviso dal pubblico».
Le scene, realizzate da Francesco Palma, sono tratte dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue, e i costumi sono ricostruttivi dell’età medioevale italiana. Come già accaduto per le due date precedenti, lo spettacolo sarà preceduto (dalle 15.30 alle 17) da una master class con il maestro Carlos Montalvan, straordinario ballerino cubano, dal 2007 nell’organico del Balletto del Sud. A seguire la possibilità di assistere alle prove.
INFO UTILI. Il prezzo del biglietto è di 15 euro (comprensivo di diritto di prevendita); sono previste agevolazioni per gli iscritti alle Scuole di Danza. Per maggiori informazioni: Teatro delle Arti 089 221807; info@teatrodellearti.com.
Commenta