“L’episodio – aggiunge Foti – che ha visto protagonisti teppisti e delinquenti che con lo sport hanno nulla a che vedere, sporca la città e il tifo avellinese, che si è sempre distinto per correttezza e civiltà”. In merito alle dichiarazioni rilasciate da Luca Toni, che era in macchina con il presidente Maurizio Setti e un altro dirigente quando è scattata l’aggressione (“c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente”), il sindaco ha chiesto al comandante dei vigili urbani, Michele Arvonio, una dettagliata ricostruzione dei fatti.
“Se quanto riferito da Toni dovesse risultare provato, sarebbe molto grave ma già ieri sera il colonnello Arvonio mi preannunciava una diversa ricostruzione dei fatti e della tempistica di come sono accaduti, che non farebbero ascrivere responsabilità da parte dei vigili urbani in servizio nella zona dove si è verificata l’aggressione”.
Foti si augura anche che le indagini delle forze dell’ordine, “portino al più presto alla individuazione dei responsabili affinchè paghino la giusta punizione”. Dure le parole del deputato della Lega Nord Gianluca Pini: “Prendiamo atto che CONI, FIGC e Lega serie B non siano pervenuti, come sempre avviene quando bisogna far chiarezza sulle violenze delle squadre meridionali. Speriamo che almeno la commissione contro le infiltrazioni mafiose nel calcio decida di occuparsi anche di questo caso e verificare quanto di marcio c’è dietro questo episodio”.
Intanto le indagini della Digos vanno avanti ma senza il contributo, determinante, delle telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona dove si è verificato il triste episodio: fuori uso, infatti, la telecamera di un bar mentre quella, in funzione, di una macelleria inquadra una zona diversa. Gli investigatori sono impegnati a raccogliere testimonianze e informazioni da parte di chi era presente.
Sull’accaduto interviene anche Franco Iannuzzi, leader storico degli Ultras irpini. Riferisce di essere stato testimone dell’accaduto, insieme con altri tifosi, e fornisce una ricostruzione dei fatti diversa da quella denunciata dal presidente Setti e da Luca Toni: “L’auto con a bordo i dirigenti del Verona – sostiene il capo ultra – è rimasta bloccata nel traffico e l’autista ha effettuato una improvvisa marcia indietro che ha rischiato di investire alcune persone che a piedi di stavano recando allo stadio.
Da qui la reazione delle persone che si trovavano sul posto, tra queste anche chi ha lanciato un sasso o altro oggetto contro l’auto che ha mandato in frantumi un vetro”.
Iannuzzi esclude che si sia trattato di un’aggressione premeditata e collettiva: “Prima dell’auto con i dirigenti del Verona a bordo, è passato il bus della squadra ospite e il pulmino con gli arbitri, ma nessuna intemperanza o comportamenti antisportivi si sono registrati”.