Alla fine, per quello che si è visto in campo, si trattava di una missione possibile. Il Vicenza, e lo spauracchio Menti cancellati da Busellato che oltre a dare sostanza alla linea mediana ha regalato con la sua staffilata tre punti d’oro e che fanno storia per i granata sempre sconfitti nell’impianto Veneto negli ultimi 50 anni. E’ bastato un golletto per dare un senso al campionato. Missione compiuta, vittoria doveva essere e vittoria è stata. Serviva, come detto ripetutamente in settimana, un colpo per scuotere una classifica che si stava addormentando a metà strada tra play-off e play-out, quel colpo di maglio è arrivato, a frantumare il muro della paura per una zona retrocessione troppo vicina e per ambizioni da mettere nel cassetto. Servivano i tre punti per lanciare un segnale forte al campionato che per la prima volta da quando è cominciato vede la Salernitana nella parte sinistra della classifica.
Una Salernitana che zitta zitta sta emergendo in superficie. Regolato il Vicenza, bisogna continuare a passo garibaldino, provando a fare un filotto di vittorie. Il calendario dice Cesena, Trapani, Spal e poi Benevento ad inizio marzo. Quattro partite che possono segnare la svolta. Presto per parlare di aggancio ai play off. Oggi l’ultima posizione utile per gli spareggi promozione è occupata dall’Entella che ha appena tre punti in più dei granata. Tutto è ancora possibile, tutto può accadere. Basta crederci e giocare con la stessa intensità sia in trasferta che all’Arechi ed a quel punto i play-off diventerebbero obiettivo dichiarato e non più una speranza.