E non sono certo disposti a fare concessioni, se non ci si presenta subito, in assenza del talloncino segnatempo, questi ligi operatori ti piazzano subito una bella multa. E tutto questo non fa altro che allontanare i già pochi clienti. Ne pagano le conseguenze tutti gli operatori commerciali, ma specialmente quelli della cosiddetta “toccata e fuga” come ad esempio i bar, i tabacchi, i giornalai; in pratica quelle attività che prevedono una sosta breve per la quale il cliente non ritiene opportuno versare l’obolo del parcheggio nelle macchinette poste lungo le strade cittadine.
“E’ di qualche giorno fa, l’ultimo episodio – ribadisce Severino – un caffè consumato presso il bar Busciè dell’amico collega Mimì, è costato caro all’avventore, che ha trovato sul cruscotto della sua autovettura il verbale per mancato pagamento della sosta. Nessuno vuole mettere in discussione la legalità dell’operato, ma qui si mette in gioco la sopravvivenza delle attività commerciali: con quale spirito un cliente, desideroso di un momento di relax, si può avvicinare ad un bar dove rischia di avere una multa?
Non sarebbe meglio avere un poco di elasticità e permettere, nei limiti del lecito, una sosta di qualche minuto senza l’assillo del trillo premonitore?” In effetti non si può non essere d’accordo, visto che ormai l’accanimento verso chi parcheggia la sua auto nelle strisce blu, è sotto gli occhi di tutti; mentre invece chi parcheggia in doppia fila, chi lascia tutto il giorno la macchina nelle strisce bianche, chi sfrutta gli stalli dedicati al diverso utilizzo (carico/scarico merci, portatori di handicap, mamme in attesa), chi parcheggia dove capita, la passa liscia fino all’arrivo della polizia locale, quando arriva.
“Stiamo vivendo un disagio reale, e l’atteggiamento dell’amministrazione non sembra costruttivo e diretto alla soluzione dei problemi, piuttosto si ha l’impressione che si viva alla giornata e che le proposte che vengono dal tessuto sociale, siano prese in considerazione a giorni alterni, anzi proprio non vengono considerate. Basti pensare al progetto presentato dalla Confesercenti riguardo il problema delle deiezioni canine: malgrado sia stato protocollato e più volte reiterato un documento che proponeva una soluzione a costo zero per l’amministrazione, non se ne è fatto nulla.
Oggi la stessa amministrazione lancia una campagna di sensibilizzazione tesa a responsabilizzare i proprietari di cani, per mantenere pulite strade e marciapiedi.” “Urge un incontro con il sindaco e l’assessore competente affinché si concertino soluzioni e si presentino proposte utili e fattive per il comparto del commercio che sta morendo dissanguato.” Conclude Aldo Severino il suo amaro sfogo con la speranza che il grido di dolore dei commercianti non resti inascoltato.
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