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Beni culturali a Salerno – San Pietro a Corte nei secoli

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La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule, comunica che la visione multimediale in 3D della storia di SAN PIETRO A CORTE NEI SECOLI è stata prorogata fino al 28 febbraio 2017. L’Ipogeo del complesso monumentale di San Pietro a Corte, nel Centro Storico di Salerno, resterà, quindi, aperto ai visitatori da martedì a domenica, dalle 9.30 fino alle 18.30, con ingresso gratuito.  L’iniziativa rientra nel progetto “Salerno in particolare” realizzato dall’Università di Salerno, DATABENC e Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino.

 

Ipogeo San Pietro a Corte

Effetti luminosi, proiezioni e tecniche di Image Mapping 3D accompagnano i visitatori in  una ricostruzione virtuale che illustra la lunghissima vita del monumento.  Le installazioni dedicate a San Pietro a Corte sono:

– Una Linea del Tempo, dalla consultazione rapida e intuitiva, finalizzata a fornire una visione della storia del monumento in relazione alle trasformazioni politiche, sociali, culturali di Salerno, offrendo approfondimenti sulle sue fasi di vita o su eventi che lo hanno riguardato.

– Una ricostruzione 3D in realtà virtuale (serious game) Hippocratica Civitas, relativa alla fase romana di San Pietro a Corte. Il gioco consiste in un percorso a prove di tema archeologico, il cui superamento consente di visitare virtualmente i vari ambienti di una ricostruzione simulata del complesso antico.

– Una storia multimediale dal nome San Pietro a Corte nei Secoli, che illustra la lunghissima vita del complesso archeologico attraverso tutte le sue fasi con l’ausilio di una voce narrante, di effetti luminosi e proiezioni e tecniche di Image Mapping 3D.

 

Palazzo Ruggi

           Prorogata fino al 28 febbraio anche la mostra “Salerno in particolare – Immagini del centro storico” (lunedì-venerdì ore 9.30-18.30 ingresso gratuito),  l’iniziativa si tiene a Palazzo Ruggi D’Aragona (via Tasso 46, Salerno) sede della Soprintendenza,    realizzata dal DiSPaC dell’Università di Salerno nell’ambito delle attività promosse dal distretto DATABENC.

Ad accogliere i visitatori, una cartografia tematica georeferenziata interattiva che consente l’individuazione del ricco patrimonio monumentale, classificato per categorie tipologiche (chiese, monasteri, palazzi nobiliari) nonché la lettura di specifiche schede illustrative e la consultazione di immagini fotografiche relative ai diversi beni.

La stessa cartografia, riprodotta in dimensioni macro, costituisce lo scenario di supporto al cuore pulsante della Mostra costituito dai cento scatti inediti realizzati dall’occhio attento e sensibile del fotografo Ciro Fundarò, recentemente scomparso, che, con il suo lavoro, ha riportato alla luce la straordinaria bellezza del paesaggio urbano.  Oltre ai dettagli visualizzati sulle cartografie, che rappresentano il cardine dell’esposizione, e agli scatti di Fundarò, una sezione della Mostra è stata dedicata, infine, ai lavori di restauro del Duomo diretti e documentati dall’ingegnere salernitano Michele De Angelis negli anni Trenta del secolo scorso.

 

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