La “storia sportiva” fa’ riferimento al brand , mentre la “storia aziendale” fa’ riferimento agli accadimenti societari .
In riferimento a quanto evidenziato , la “storia aziendale” si determina con la valutazione dei bilanci societari, mentre il “valore aziendale della storia sportiva della Salernitana”, non si determina in base ai ricavi da sponsorizzazioni , ma dalla “fidelizzazione e dall’amore dei propri supporters” verso i colori granata.
Il “parametro di riferimento” per valutare il valore della storia della Salernitana, trova riscontro nelle presenze allo stadio che nel corso del campionato di Serie A stagione 98/99 all’Arechi nelle partite di cartello si sono determinate come segue : Juventus (36.841), Inter (34.787), Milan (34.412), Roma (33.684) , e nel corso del Campionato di Serie D stagione 2011/12 : Palestrina (4.624), Selargius ( 4.245), Arzachena ( 4.120).
Nel corso degli anni la maglia granata è stata indossata da molti giocatori illustri del panorama calcistico italiano come: Agostino Di Bartolomei, Walter Zenga, Gennaro Gattuso, Marco Di Vaio, David Di Michele, Salvatore Fresi, Mark Iuliano, Roberto Breda.
La città di Salerno è molto legata alla propria squadra del cuore, e l’amore per la storia e per la maglia granata determina riti e tradizioni familiari che si tramandano nel tempo.
Nel corso della storia del club calcistico della Salernitana, i colori sociali e lo stemma societario non sono stati sempre gli stessi.
Il colore granata viene scelto solo nell’immediato dopoguerra, il 10 dicembre 1943, quando ripresero le attività sportive a Salerno, in seguito alla sospensione causata dalla nota guerra in atto in Italia e altrove.
Nel corso della sua vita sportiva, la Salernitana ha adottato divise di gioco con colori molto diversi tra loro, principalmente il “bianco-celeste” alternato con righe verticali, l’azzurro e il granata.
Dalla fondazione del 1919 fino al 1922, la Salernitana ha giocato con una casacca a righe verticali bianche e celesti, con una maglietta in stile Argentina.
Secondo le fonti dell’epoca e più recenti, in alcune partite la squadra ha giocato con una casacca a strisce verticali “rosso-nere”, da alcune fonti al club viene associata anche una maglia a strisce orizzontali “bianche e rosse”, nonché la maglia “bianco-celeste” già della Salernitana.
Dalla stagione 1929-1930 fino alla stagione 1942-1943 la Salernitana adotterà nuovamente come colori ufficiali, il “bianco-celeste” però capiterà di giocare alcuni incontri con la maglia interamente celeste.
Tale colore è stato spesso utilizzato come seconda o terza maglia nel corso degli anni in cui il colore principale è stato il granata o il giallo-rosso-blu del Salerno Calcio. In particolare la seconda divisa è stata bianco-celeste nelle stagioni 1958-59, 1991-92, nel 2004-2005 e nel 2009-2010.
Nella prima metà degli anni trenta si utilizzò spesso la maglia celeste, a volte a tinta unita, altre volte con bordi bianchi o neri, e altre ancora con una grande banda orizzontale nera o bianca. Tuttavia, il colore ufficiale rimase il bianco-celeste.
Il colore “granata” compare per la prima volta sulle magliette della Salernitana nel 1927, quando viene rifondata come Unione Sportiva Salernitana Fascista grazie alla fusione tra i granata del Campania Foot-Ball Club e i gialli del Foot-Ball Club Libertas Salerno.
Tuttavia, il colore dura solo un anno, perché nella stagione successiva, 1928-1929 ritorna ad essere bianco-celeste.
Per rivedere il “granata” occorre aspettare il 10 dicembre del 1943: a partire da quella data la prima squadra di Salerno ha sempre vestito quel colore, fatta eccezione nel 2011-2012 per motivi legali, anno in cui la denominazione è stata Salerno Calcio.
Salernitana : supporters aziendalisti della “storia granata”.
Antonio Sanges dottore commercialista
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