Un quesito che si è posto anche lo stesso Antonio Cammarota, che ha prontamente richiesto un parere al segretario generale Ornella Menna: “Il segretario generale Menna, ha posto un limite affermando l’inopportunità della pubblicazione generalizzata dei verbali laddove per le sedute delle commissioni consiliari permanenti è prevista la segretezza – ha sottolineato Cammarota –
Io gli ho rilanciato il punto, perché per me il segretario generale è il mio giudice, se il raffronto con le riunioni di Giunta produce la stessa norma giuridica di regolamento, cioè le riunioni non sono pubbliche ma i verbali vengono pubblicati (le delibere) io credo che noi possiamo pubblicare i verbali. A questo punto si crea problema tecnico, un consigliere qualunque mi chiede copie dei verbali e io gliele devo dare, un’altra persona che mi chiede copia dei verbali deve fare un’istanza motivata o io comunque non devo darle?
Questo è un problema serio a questo punto. Io sono sempre dell’idea che le istituzioni devono essere case di vetro”. Anche per quanto riguarda la diretta streaming durante i consigli comunali più volte richiesta da alcuni consiglieri comunali, Cammarota esprime il suo consenso ma trova dall’altra parte “l’alt” dell’amministrazione comunale: “Io ho sempre sostenuto che ciò che fa il delegato del popolo deve farlo sapere al popolo. C’è uno strano ragionamento, cioè quello della spettacolarizzazione, ma c’è comunque. A questo punto bisogna misurarsi di fronte all’eventualità, la gente è in grado di capire se tu stai spettacolarizzando. Ma i cittadini hanno diritto di sapere e capire cosa fanno i propri rappresentanti.”
Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola