“Sono troppi i casi dei preti del napoletano che negli ultimi anni sono emersi agli onori della cronaca per abusi su minori e adolescenti. Si passa – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli con i consiglieri del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini – da padre M.D.M. che fu sorpreso nel 2010 in una piazzola della tangenziale di Napoli mentre, nella sua auto, consumava un rapporto sessuale con una liceale di 15 anni adescata via chat. Per non parlare del parroco di Marano che nel 2012 fu costretto a dimettersi solo dopo che le Iene mandarono in onda un servizio in cui stesso parroco faceva avance sessuali a tre ragazzi di cui uno minorenne che ripresero tutto con una telecamera nascosta. Lo stesso è successo con il prete che andava con le minorenni e nonostante lo scandalo non è mai stato allontanato dalla provincia di Napoli. Anche in questo caso la Chiesa ha perso un’ occasione per allontanare e punire in tempi rapidi alcuni suoi esponenti che sono accusati di reati immondi. Il caso del Prete della Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone è l’ultimo di un numero enorme di casi. Fa riflettere che spesso questi preti diventano punti di riferimento in quartieri difficili e poi approfittano di giovani che vivono realtà di degrado sociale, criminale ed economico. Invece di aiutarli a intraprendere nuove strade e a riscattarsi li spingono ancora di più verso il baratro”.
“Quello che lascia sbigottiti è che in quasi tutti i casi i preti verso i quali sono state mosse gravissime accuse hanno continuato ad esercitare anche durante le dovute verifiche – continuano i Verdi – restando sempre a contatto con i bambini, i minori e giovani. In questo modo hanno potuto continuare indisturbati a commettere le loro violenze. La verità è che non risulta un solo caso in cui la Curia è intervenuta in tempo per evitare che questi preti continuassero a svolgere le loro violenze. Tutti gli interventi a nostro avviso sempre tardivi sono stati effettuati dopo che gli scandali erano emersi a livello mediatico. Anche in questo caso non apprezziamo il silenzio del Cardinale Sepe”.