In piazza Flacco manifestazione per la cagnolina uccisa dal padrone – Video
redazione
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C’erano tante associazioni animaliste ma anche semplici cittadini alla manifestazione di protesta per chiedere giustizia per la povera Chicca, la cagnetta uccisa a calci dal suo padrone. Il raduno in Via Orazio Flacco (dove è avvenuta la barbarie) ha visto partecipare anche esponenti politici dei Verdi. Il corteo organizzato dalla Lega nazionale per la difesa del cane è stato l’occasione per dimostrare in maniera civile l’indignazione della cittadinanza e non solo per questi atti di crudeltà. Chieste a gran voce pene severe per il sessantenne Antonio Fuoco, padrone di Chicca, ma anche per tutti quelli commettono atti di violenza verso gli animali.
“È tempo che il legislatore si renda conto che per questo genere di reati serve il pugno di ferro” commenta Piera Rosati, presidente della LNDC. “Non è possibile che una persona sia libera di circolare per strada dopo che ha infierito in maniera così crudele su un essere indifeso. Cos’altro dovrà succedere prima che si capisca che questi soggetti sono socialmente pericolosi? È assolutamente necessario inasprire le pene previste per questi criminali e avviare un cambiamento culturale verso il rispetto della vita. Qualsiasi forma di vita»
“Contro di lui sia i Verdi che il comune di Salerno si costituiranno parte civile” – hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e l’assessore comunale di Salerno di Davvero Verdi, Mariarita Giordano, per i quali “in questi giorni la Campania sta assistendo a diversi episodi di violenza verso gli animali, visto anche l’abbandono di 11 cuccioli in un roveto a Ischia, come denunciato dall’Enpa”.
“C’è un aumento degli abbandoni di cani e gatti che continua anche in questi primi mesi del 2017, così come sono cresciuti gli atti di violenza verso i nostri amici a quattro zampe e serve l’impegno di tutti per evitare il ripetersi di altri episodi del genere e, per questo motivo, chiediamo a quanti venissero a conoscenza di qualcosa a contattarci e penseremo noi alle denunce alle forze dell’ordine” hanno concluso Borrelli e Giordano ricordando che “nel 2016, stando ai dati dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente, ci sono stati 15.000 episodi di tortura nei confronti degli animali di cui 1.500 in Campania, numeri che non sono degni di un Paese civile e che vanno combattuti con tutte le armi possibili”.