“Carnevale è morto”. Stavolta sul serio. E oggi pomeriggio i funerali ad Orta Loreto. E forte a Sant’ Egidio del Monte Albino la protesta dell’Associazione Culturale Sant’Antonio per la vicenda del carro allegorico dato alle fiamme ieri notte. Il gruppo, così come ha spiegato Alfonso Pandolfi, ha organizzato una sfilata in pieno centro senza carro ne musica per denunciare l’atto vandalico che di fatto ha “distrutto” una delle feste più attese dai bambini così come dagli adulti. Del carro non è rimasto letteralmente nulla, se non uno scoiattolo irrecuperabile perché bruciato in buona parte sul retro. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
“Hanno distrutto un sogno – le parole dei più – è impossibile recuperare in così poco tempo il lavoro. È tutto perso”. Oggi, quindi, le esequie. Per una vicenda che ha lasciato l’amaro in bocca ad un’intera comunità. Agro incluso. “Sull’episodio che ha portato alla distruzione del carro allegorico allestito con impegno e passione dagli amici dell’Associazione Sant’Antonio occorrerà fare piena luce al più presto” lo dice il sindaco di S. Egidio Nunzio Carpentieri. “Di questo si occuperanno le Forze dell’Ordine. A tutti noi cittadini di Sant’Egidio, e anzitutto a me in quanto Sindaco di questa comunità, spetta il dovere di esprimere solidarietà, vicinanza e affetto a quanti hanno visto andare in fumo in poche ore settimane di duro lavoro, affrontato con l’unico scopo di regalare qualche momento di festa e di svago ai bambini e non solo a loro. Si tratta di un episodio grave che va condannato con determinazione. Ma che non deve fermare il nostro attaccamento a Sant’Egidio. Per questo condivido pienamente la scelta di Antonio Viscardi e degli altri soci dell’associazione di far sfilare ugualmente il carro oggi pomeriggio, seppur semidistrutto e per pochi metri. È il modo migliore per dimostrare che non ci fermeremo”.
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