Rosina, rebus ancora irrisolto

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Esterno del tridente, seconda punta, rifinitore alle spalle degli attaccanti, finanche interno di centrocampo con licenza d’offendere ad inizio stagione. Sannino prima e Bollini ora le stanno davvero provando tutte, ma Alessandro Rosina sta facendo una fatica incredibile a lasciare il segno. Partiamo da una premessa fondamentale: il mancino calabrese si sta impegnando a fondo, corre, si sbatte, dà una mano anche in fase di non possesso ripiegando fin nella propria metà campo. Ma da lui è lecito attendersi dell’altro.




Non foss’altro per quello che ha fatto vedere nel corso della sua carriera. Il calcio italiano lo ha conosciuto come Rosinaldo, il giocatore che con la maglia del Torino prima e del Siena poi era capace di saltare avversari come birilli per segnare gol bellissimi. E’ così che il calabrese dalla provincia era arrivato in nazionale e poi s’era meritato i soldoni dello Zenit, dove solo per incomprensioni con mister Spalletti non era riuscito ad esplodere. Il tempo, ovviamente, passa per tutti: Rosina non è più quello di 10 anni fa, ma in Serie B rappresenta (o almeno dovrebbe) ancora un lusso. L’anno scorso col Bari è arrivato in doppia cifra sia in termini di assist che di gol segnati.

In questa stagione è arrivato appena a quota 5 in quanto a reti (che hanno regalato punti alla Salernitana in 3 circostanze), mentre gli assist vincenti sono ancora pochini. Per il giocatore incoronato capitano nonappena ha messo piede a Salerno, per l’uomo al quale (sulla fiducia) Lotito e Mezzaroma hanno accordato un contratto di 4 anni a cifre importanti, per quello che era stato annunciato come il crack in sede di mercato, un po’ pochino. Per trovare un posto in squadra al calabrese, tra l’altro, spesso e volentieri sia Sannino che Bollini si sono visti costretti a fare a meno di Donnarumma, eppure i numeri dicono che anche Coda incide di più col gemello al suo fianco, rispetto a quando gioca assieme all’assist-man per antonomasia.

A Bollini, che ha rilanciato diversi elementi finiti nel dimenticatoio (Schiavi è stato tra i migliori contro il Cesena), spetta il compito di risolvere rapidamente questo rebus, che rischia di creare equivoci e problemi, che sono evidenti come testimoniano gli oltre 400 minuti di digiuno degli attaccanti (le ultime due reti della Salernitana portano le firme dei centrocampisti Busellato e Minala), l’ultima punta a timbrare il cartellino è stata Coda (contro lo Spezia), mentre per trovare gli ultimi centri di Donnarumma e Rosina bisogna tornare ancora più indietro nel tempo.

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  • 4-4-2 Gomis; Bittante Perico Bernardini Vitale; Improta Odjer Ronaldo Zito; Coda Donnarumma. All. ? Terracciano,Tuia,Luiz Filipe,Mantovani,Della Rocca,Busellato,Minala,Sprocati,Joao Silva.

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