“Mi auguro che prevalga la stagione della responsabilità”, ha rimarcato che bisogna pur chiedere “scusa per alcuni errori commessi” nella riforma della scuola e della Pa “perché nella Pubblica amministrazione, pur se è necessario eliminare sacche di parassitismo, non si può fare di tutta l’erba un fascio”.
Le vicende di queste settimane del Pd “mi sono apparse sconcertanti e credo che nessuna persona normale di questo Paese abbia capito di cosa si è parlato”. Il governatore ha detto “di aver presso atto con grande soddisfazione della scelta di Michele Emiliano” che ha deciso di non uscire dal partito. “Bene o male questa è l’unica classe dirigente di cui dispone il Paese – ha proseguito De Luca – e se dovesse crollare anche questa struttura l’Italia potrebbe correre rischi molto seri. Ci stiamo avviando, a lunghi passi, verso una stagione politica molto seria, complicata. Se dovesse prendere piede la stagione del proporzionale, con la balcanizzazione delle forze politiche, con la moltiplicazione di partiti e partitini l’Italia diventa un Paese ingovernabile”. De Luca ha concluso che, nonostante qualche errore fatto, in questi ultimi anni “è stata intrapresa un’azione di modernizzazione delle istituzioni”.