Le stesse disposizioni possono essere applicate ad “aree urbane su cui insistono musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura interessati da consistenti flussi turistici, ovvero adibite a verde pubblico”. Per chi reitera le trasgressioni il prefetto può disporre l’allontanamento da questi luoghi per un periodo tra sei mesi a due anni, in analogia al Daspo nei confronti dei violenti delle curve. Per gli spacciatori condannati per vendita di sostanze all’interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici il questore può disporre il divieto di accesso agli stessi locali per un periodo da uno a cinque anni, nonchè l’obbligo di presentarsi almeno due volte a settimana presso il locale ufficio della polizia o dei carabinieri. Infine, il decreto modifica l’articolo 639 del Codice penale prevedendo che il giudice possa disporre l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi per chi si macchia di atti contro il decoro urbano.
“Il decreto legge sulla sicurezza urbana, pubblicato oggi, è una vittoria dei sindaci: riconosce un ruolo e garantisce strumenti agli amministratori locali. Ora comincia il cammino, in sede di conversione del decreto, per integrare le norme in due direzioni: garantire alle polizie locali quel turn over di cui hanno bisogno, l’accesso alle banche dati a disposizione delle forze dell’ordine e l’equo indennizzo; introdurre il reato di estorsione da parte dei parcheggiatori abusivi”. E’ il commento del presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro al Dl sulla sicurezza urbana.
Le norme previste dal decreto sulla sicurezza urbana “non devono essere utilizzate dai sindaci solo per impedire semmai i cortei, gli assembramenti o le manifestazioni di protesta”. Lo ha auspicato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel corso del suo intervento in un convegno a Palazzo Serra di Cassano sui beni comuni che si sta svolgendo alla presenza del professore Stefano Rotodà. Il diritto “non deve vedere solo divieti o sanzioni che pure servono ma deve garantire l’espansione dei diritti affievoliti” ha proseguito l’ex pm.
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