Nel mezzo, annega, senza salvezza, il dolore.
A Francesco e molti altri.
Ai pazzi, quelli privi di umanità, ai bendati che non sentirono e legarono, condannando Vita.
– Sei capace di legarmi?
Chiede.
Nella voce il tintinnare quasi silenzioso di un tenero tremore.
L’ altro annuisce senza sollevare il capo.
Scrive come se scarabocchiasse sul foglio. Senza intenzione.
Come fosse finzione.
– Sei capace di legarmi?
La voce vien fuori per vincere il timore e stride nei denti, nell’aria senza spazio.
C’è quell’odore forte di incompiuto…
L’altro sorride e si volta verso la finestra.
Non lo guarda. Al lato delle labbra si disegna una piccola fossetta.
Ed è lì che si accovaccia l’ombra.
Lui la vede.
Vede ombre deformi e senza storia.
Ombre capaci di saltargli sul petto, portarlo in un dove o graffiare gli altri.
Per questo è lì.
Vorrebbe dirgli dell’ombra, gridando.
Ma ha imparato ad aspettare.
– Hey. Sei capace?
Ha paura.
Vorrebbe un alleato. Qualcuno che lo afferri, gli tenga le mani, la sua storia.
La storia c’è.
Se ci fosse anche qualcuno coi piedi fermi ed un sorriso per fermarla.
È l’uomo che è di fronte?
L’uomo non sorride più.
L’ombra si è allargata come fosse una pozzanghera di veleno.
Si avvicina.
E lega. Prima le caviglie – così gli è stato insegnato – poi i polsi.
Due pillole.
Solo due.
Così ha studiato.
Chiude la cartella.
La porta alle spalle.
Anche oggi muore. E non lo sa.
Fatima Mutarelli
Mail: valelapennasi@gmail.com
Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)
Le dissi ora basta le tue urla mi svegliano,il sonno cede e la morte incalza.Tu nn la chiami malattia…dici che e’ carattere e pensi che il Male sia in Me non parte del Tuo Te.Ti imploro di prendere la pillola ma rabbiosa scatti e violentemente ti inalbera,distruggi tutto quello che ti e’ intorno per poi piangere Vittima di una Male che e’ sempre altrove..la chiami Societa’ Mondo Me ma forse e’ la risposta all’Amore xhe nn hai mai avuto..
Potrei continuare all’infinito. LA VERITA’ E’ XHE SE RIFIUTI LE TERAPIE E SCASSI LE PALLE A CHIUNQUE E LO TROVI GIUSTO,IL MIO CONSIGLIO E’ O DI INIZIARE UN PERCORSO DI PSICOTERAPIA E IMPEGNARTI OPPURE..MENO MALE CHE ESISTE ANCORA IL TSO.Ma tu che hai scritto sta merdata hai una vaga idea di cosa passa il familiare?Nn dormi nn mangi ti annienta..e quando cerchi di proteggerti fa esattamente la stessa cosa che percepisco in questo scritto:LA VITTIMA.Se serve legare,xhe vi leghino ma nn siate tanto egoisti dal pretendere di condividere con il prossimo l’incondivisibile:La psicosi!Tu nn hai colpe ma nemmeno Noi.Per cui resta solo la responsabilita’ verso se stessi