“Le imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, devono imparare a fare dell’internazionalizzazione la propria cifra distintiva per avviare nuovi business ed accedere a mercati emergenti” ha dichiarato Nicola Scafuro. “Confindustria Salerno, da tempo, sostiene i percorsi di crescita delle aziende supportandole per qualificare le risorse umane sugli aspetti tecnici e sulle procedure al fine di ampliare le conoscenze necessarie ad operare sui mercati esteri, anche grazie alla diffusione della tecnologia digitale.”
Andrea Prete ha aggiunto: “La recente riforma del sistema camerale ha apportato sostanziali modifiche al ruolo e ai compiti assegnati alle Camere di Commercio, senza tuttavia snaturarne il ruolo di Enti che curano lo sviluppo del sistema delle imprese. Quello dell’internazionalizzazione, poi, è sempre stato un tema centrale nell’azione delle Camere di Commercio e lo sarà senz’altro ancora, anche se con modalità differenti rispetto al passato: penso alla partecipazione a mostre e a fiere in partnership con altre istituzioni, ma anche alla digitalizzazione delle PMI che, così, potranno affacciarsi e competere in nuovi mercati a costi sicuramente più accessibili.”
“L’iniziativa di questa mattina è stata un’occasione per un incontro con un importante gruppo di imprese campane attorno all’ICE: la nostra politica generale è una politica per fattori di sviluppo, che attraverso una serie di strumenti vuole fare della Campania la regione più attrattiva in termini di competitività e di sviluppo a livello nazionale” ha dichiarato Amedeo Lepore.
“Abbiamo presentato le misure concrete già in atto a livello regionale che sono basate su fattori di sviluppo, e su automatismo e trasversalità degli interventi, che non privilegiano se non chi ha maggiore merito e capacità. In questo modo attraverso la promozione delle eccellenze produttive della Campania, possiamo fare sistema e puntare decisamente all’internazionalizzazione delle nostre imprese e all’attrazione di investimenti, utilizzando in particolare lo strumento degli accordi sottoscritti con ICE e SACE”.
La sessione tecnica ha visto Claudio Colacurcio – Prometeia Specialist, aprire la panoramica a livello internazionale, confermando le potenzialità dei mercati stranieri, fornendone una lettura aggiornata anche alla luce degli ultimi avvenimenti.
“L’anno appena passato è stato ancora a forte trazione export per le imprese italiane: i quasi 417 miliardi di euro di esportazioni nel 2016, con un surplus della bilancia commerciale di quasi 52 miliardi, dimostrano come i mercati internazionali rappresentino un fattore determinante per la crescita dell’economia italiana e delle sue imprese”. È quanto affermato da Carlo Formosa, Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del sistema Paese e le autonomie territoriali del MAECI, commentando i recenti dati resi noti dall’Istat. “In un contesto geopolitico tanto dinamico quanto incerto, nel quale crisi regionali e spinte protezionistiche convivono con le straordinarie opportunità che si aprono sui nuovi mercati emergenti, il ruolo della Farnesina è essenziale per orientare le nostre imprese verso i mercati internazionali. A ben vedere, ciò è ancor più vero per le aziende di minor dimensione, che a fronte di una produzione spesso di eccellenza non sono sufficientemente strutturate per affrontare con adeguata preparazione i mercati internazionali e per le quali l’accompagnamento della rete diplomatico-consolare può davvero fare la differenza.”
Evidenziando i risultati di uno studio della società Prometeia sull’impatto della diplomazia economica sulla crescita, Carlo Formosa ha concluso: “Se guardiamo alla sostanza e ai numeri, la Farnesina e la rete diplomatico-consolare assistono soprattutto piccole e medie imprese – il 61% delle imprese che hanno firmato un contratto o vinto una gara anche grazie al nostro sostegno sono PMI. La diplomazia economica ha contribuito all’incremento del PIL italiano dell’1,1% e sostenuto 234 mila posti di lavoro, grazie anche agli effetti di filiera e di indotto che le imprese internazionalizzate che si sono rivolte a noi producono in Italia”.
Gli strumenti nazionali di supporto all’internazionalizzazione sono stati poi illustrati da Paolo Bulleri – Capo Segreteria tecnica, Direzione Generale per l’Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi – Ministero dello Sviluppo Economico, da Antonino Laspina – Direttore Ufficio di Coordinamento Marketing ICE -Agenzia, da Antonio Bartolo – Responsabile Campania SACE e da Carlo De Simone – Area Manager Marketing e Business Development SIMEST.
“Quella di Salerno” ha dichiarato Laspina “è stata la 44esima tappa del Roadshow per l’internazionalizzazione, voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. La tappa di Salerno è stata organizzata ancora una volta in collaborazione con organismi territoriali e di rappresentanza delle imprese ed ha visto Confindustria nel ruolo di partner prioritario. Questa tappa ha consentito ad Agenzie come ICE, SACE e SIMEST di comunicare in maniera più diretta con le imprese, fornendo loro aggiornamenti sugli strumenti che il governo mette a disposizione per l’internazionalizzazione; in particolare la sessione pomeridiana ha permesso a circa 80 imprese di avere incontri individuali che porteranno, in futuro, alla possibilità di usufruire di pacchetti formativi e di assistenza da parte degli uffici ICE all’estero.”
Dopo il momento dedicato alle “Domande e Riposte”, gli interventi di Intesa Sanpaolo, a cura di Gianluigi Venturini – Responsabile Direzione Commerciale Imprese Direz. Reg. Campania, Basilicata, Calabria e Puglia e Matteo Casagrande – Responsabile Servizio Business Development, hanno chiuso la sessione tecnica.
Protagonista della testimonianza aziendale di successo è stata Maria Lamberti – Lamberti Design srl, azienda leader nella lavorazione di acciaio inox, specializzata nella progettazione e distribuzione di un’ampia gamma di prodotti artigianali. Presente sul mercato da oltre quarant’anni, Lamberti Design ha saputo coniugare l’innovazione a un’approfondita conoscenza del settore, facendosi apprezzare anche in importanti contesti internazionali.
Nella fase pomeridiana, dalle 13.00 alle 18.00, gli imprenditori presenti hanno avuto la possibilità di partecipare a incontri individuali con i funzionari dell’ICE e delle altre organizzazioni partecipanti, per delineare percorsi di internazionalizzazione personalizzati sulle esigenze della singola impresa.
Il Roadshow “Italia per le Imprese, con le PMI verso i mercati esteri” è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed è promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Oltre all’ICE-Agenzia, a SACE e a SIMEST, l’evento si avvale della collaborazione di Confindustria, Unioncamere e di Rete Imprese Italia.