Un record che ha portato Rossi a fare un salto nel tempo e rinverdire i fasti di inizio carriera: “Dopo l’esperienza cittadina da under titolare con l’allora Atletico Cava vinsi il campionato di Eccellenza con il Solofra conquistando la D a suon di battaglie – spiega Rossi – Da allora è iniziato il mio personale tour tra i pali di diverse realtà campane”. La premessa per arrivare al primo record in carriera dell’estremo difensore metelliano ottenuto nella stagione 2007/2008 con la Rocchese, statistica che lo fa tutt’ora il primatista del sodalizio di Roccapiemonte e di conseguenza detentore all’attivo di due risultati eccezionali, visto quello firmato in quel di Fisciano con l’Olympic: “Presi il primo gol in campionato solamente alla nona giornata terminando il girone di andata con solo due gol subiti – ricorda – e qualche anno dopo da ex con la casacca dell’Atletico Irno realizzai una delle parate più importanti della carriera che ci permise la giornata successiva di vincere il campionato”.
Un’autentica saracinesca Sasà Rossi che oltre a volare tra i pali tra rigori parati (ben due ad esempio contro il Salernum) bagnò la sua prima esperienza con i colchoneros di patron Matteo Pisapia con un’altra singolare impresa: “Nella stracittadina con l’Atletico Per Niente mi capitò di battere una punizione da settanta metri e sotto lo sguardo incredulo dei presenti vidi la palla terminare la propria corsa in rete, per quello che valse a noi il raddoppio. Un’emozione indescrivibile che dopo diversi anni sono riuscito a rivivere con la stessa società seppur in termini diversi, ossia quello dell’imbattibilità. Durante la settimana lavoriamo bene, sia io che gli altri portieri a disposizione siamo stimolati dal mister e dal preparatore a dare sempre il massimo e in partita cerchiamo di sfruttare al meglio le occasioni che ci vengono concesse, con il supporto di una squadra rodata e capace di adattarsi a più situazioni di gioco”. Rossi, infine, concede una riflessione sugli avversari sin qui affrontati: “Mi ha davvero impressionato il collega del Campagna non soltanto per le doti fisiche ma anche per quelle tecniche evidenziate. Faremo del nostro meglio per arrivare preparati ai prossimi impegni di campionato: per adesso ho voglia di continuare a divertirmi e giocare – conclude sognando nuove imprese in maglia Olympic – poi tra qualche anno si vedrà”.
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