Le linee della cucina saranno invece ovviamente decise da Paolo Barrale, bravo cuoco, professionista di poche chiacchiere e molti fatti, starei per dire anche uno dei pochi caposcuola in Campania visto che i suoi ragazzi vengono liberati per esprimersi in prima persona senza gelosie, e che i salernitani amano e che conoscono bene perchè il Marennà è davvero a un tiro di schioppo.
La struttura sarà dotata di un’area ristorante che verrà gestita dallo staff dei Feudi di San Gregorio. Un nuovo progetto, quindi, quello che vedrà protagonista il noto brand irpino, già presente all’aeroporto di Napoli Capodichino con due importanti punti di ristoro. Oltre quindi alla straordinaria attività della “cantina enologica“, grande produttrice di vino ed esportatrice di una delle specialità irpine in tutto il mondo, i Feudi di San Gregorio sono pronti a sfondare anche sul campo della ristorazione.
Tradizioni campane che si sommano per regalare agli ospiti i sapori più genuini di una terra che ne ha molti da valorizzare. Un connubio, quello Feudi di San Gregorio e Salerno, che non potrà che portare altro che benefici e riqualificare una parte di Lungomare che aveva bisogno di una ripulita anche dal punto di vista stilistico.
Già dal 1.200???????
Prova
Dall’Embarcadero non partivano i battelli per Amalfi, ma una barca, detta “vaporetto”, che arrivava ai due fratelli di Vietri e tornava al punto di partenza.