Pertanto si invitano tutti donatori abituali, e coloro che volessero diventare donatori di sangue, a recarsi, a digiuno, presso la struttura trasfusionale del Ruggi entro domattina, lunedì 27 febbraio, per effettuare – se le condizioni di salute lo consentiranno – una donazione di sangue e/o emocomponenti in favore di C.D.L. di Maiori e dei nostri pazienti ricoverati.
Non rimaniamo indifferenti: la vita ci è stata data in dono e noi la meritiamo donandola.
Il sangue è indispensabile non solo in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici e trapianti di organo, ma anche nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza, nella cura delle malattie oncologiche, nelle varie forme di anemia cronica. Con i suoi componenti, il sangue costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza: globuli bianchi per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci e globuli rossi per la cura di anemie, emorragie piastrine per malattie emorragiche, plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni e tumori del fegato.
Tutti possono donare il sangue purché abbiano un’età compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero), o 65 anni per proseguire l’attività di donazione per i donatori periodici con deroghe a giudizio del medico; un peso superiore ai 50 kg; pulsazioni comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive); pressione arteriosa tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA) tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA); buone condizioni di salute e nessun comportamento a rischio per quanto riguarda lo stile di vita. È consentita una piccola colazione con caffè, tè, orzo (modicamente zuccherati), fette biscottate o del pane; ma bisogna evitare latte e derivati.
È altresì doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe; alcolismo; rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui…); epatite o ittero; malattie veneree; positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL); positività per il test AIDS (anti-HIV 1); positività per il test dell’epatite B (HBsAg); positività per il test dell’epatite C (anti-HCV); rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell’elenco.
L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni, mentre la frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l’anno per gli uomini e due volte l’anno per le donne.
Fonte IlVescovado