“Salerno è una piazza importantissima oltre che una città che vive di calcio. Purtroppo le cose lì sono vertiginose, si vuole tutto e subito ma per quella che è stata la mia esperienza ero convinto e lo sono tutt’ora che la Salernitana – arrivati a gennaio con quello che si era prospettato con dirigenza e Presidente – poteva sicuramente ambire a qualcosa di importante”.
“I miei 4 mesi sotto l’aspetto calcistico sono stati davvero importanti per il lavoro che è stato fatto anche se tutti si aspettano che una squadra come la Salernitana vinca tutte le partite ma i campionati si vincono cercando anche delle strisce positive di risultati e di prestazioni. Bisogna preparare il terreno e ci si arriva attraverso la crescita costante di una squadra. Poi a gennaio bisognava inserire i giocatori giusti per un contesto giusto”.
“Salerno ha tutte le possibilità per poter ambire ad un campionato importante però poi le cose sono andate come sono andate. Per il proseguo non mi addentro, prima per rispetto di chi è alla guida tecnica adesso e poi per i giocatori e per la società. Lotito e Mezzaroma sono due persone che fanno lavorare con serenità e anche loro pensano che bisogna fare un passo alla volta per diventare quello che Salerno merita e si aspetta”.