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Bomber Massimo Coda, forza 11 a Benevento

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A lui quello striscione “Indegni” esposto prima all’esterno dell’hotel sede del mini ritiro della Salernitana a Paestum e poi nel Settore Ospiti dello stadio Vigorito-Santa Colomba dagli ultras granata proprio non è andato giù. E, nonostante le due sconfitte consecutive rimediate a Trapani e contro la Spal, Massimo Coda sia con la sua prestazione in campo che nelle dichiarazioni rilasciate a fine derby a Sky ha ribadito che una cosa la squadra granata non ha mai lesinato ed è l’impegno. Fatti e non solo parole. Ieri il centravanti metelliano ha rappresentato un esempio per i compagni ed è uscito dal campo con la maglia zuppa di sudore, sporca di fango, proprio come chiedono i sostenitori del club dell’ippocampo a tutti i componenti della rosa.

Soprattutto dopo l’ingenua espulsione di Odjer, in buona sostanza Coda ha fatto reparto da solo, ha tenuto in costante apprensione la retroguardia sannita, è stato il primo a portare il pressing, ha fatto a sportellate, ha permesso alla squadra di salire ed ha smarcato anche i compagni al tiro. Alla fine Coda ha vinto il duello con Cragno, che si era aperto con uno strepitoso intervento del portiere beneventano su violento sinistro da fuori della punta granata. Dal dischetto bomber della Salernitana ha spiazzato il promettente estremo difensore giallorosso ed ha siglato così il suo undicesimo gol stagionale (avvicinandosi ai 15 messi a segno nella stagione regolare del 2015/16).

Aggiungendoci anche le 2 reti messe a segno nei play out dello scorso anno, Coda ha raggiunto quota 28 gol, e mette il fiato sul collo di Emanuele Ferraro (a quota 30) nella classifica dei marcatori della storia granata. Nel mirino, ora, c’è la top ten assoluta: hanno superato le 30 reti in granata bomber del calibro di Di Vaio e Di Napoli, gente che ha fatto la storia. Coda, che potrebbe migliorare il suo record di marcature stagionali, non vuole essere da meno e chissà che la sua scalata non possa proseguire anche in futuro.

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