Soprattutto dopo l’ingenua espulsione di Odjer, in buona sostanza Coda ha fatto reparto da solo, ha tenuto in costante apprensione la retroguardia sannita, è stato il primo a portare il pressing, ha fatto a sportellate, ha permesso alla squadra di salire ed ha smarcato anche i compagni al tiro. Alla fine Coda ha vinto il duello con Cragno, che si era aperto con uno strepitoso intervento del portiere beneventano su violento sinistro da fuori della punta granata. Dal dischetto bomber della Salernitana ha spiazzato il promettente estremo difensore giallorosso ed ha siglato così il suo undicesimo gol stagionale (avvicinandosi ai 15 messi a segno nella stagione regolare del 2015/16).
Aggiungendoci anche le 2 reti messe a segno nei play out dello scorso anno, Coda ha raggiunto quota 28 gol, e mette il fiato sul collo di Emanuele Ferraro (a quota 30) nella classifica dei marcatori della storia granata. Nel mirino, ora, c’è la top ten assoluta: hanno superato le 30 reti in granata bomber del calibro di Di Vaio e Di Napoli, gente che ha fatto la storia. Coda, che potrebbe migliorare il suo record di marcature stagionali, non vuole essere da meno e chissà che la sua scalata non possa proseguire anche in futuro.