“Le donne continuano, infatti, ad essere vittime di pregiudizi – aggiunge –. Del pregiudizio di essere “inferiori” all’uomo, di quello di poter dedicare meno tempo al lavoro rispetto all’altro sesso perché donne, mogli e madri. In un Paese che fa sempre meno figli e in cui le nascite toccano un nuovo minimo storico, c’è davvero da interrogarsi e mettere in atto politiche d’intervento mirate. Le parole non bastano più”.
“Solo qualche giorno fa – conclude Imma Vietri – l’eurodeputato Korwin-Mikke, in una discussione sul gap salariale tra uomini e donne ha affermato che “le donne sono meno intelligenti e devono guadagnare meno degli uomini”. Davvero triste che nel 2017 si debba parlare ancora di differenza salariale, ma ancor più triste è sentire certe affermazioni da certi politici. Teorie prive di ogni fondamento, smentite dalla scienza e da ogni evidenza”
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