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Fatture gonfiate per la cura di malati terminali, scandalo al Pascale

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Agli arresti domiciliari il primario dell’istituto tumori Pascale di Napoli Francesco Izzo e il dirigente amministrativo e direttore dell’Asl Na1 Elia Abbondante nell’ambito di un’inchiesta sulla fornitura di apparecchiature. Per incrementare le vendite un informatore scientifico, Marco Argenziano – ai domiciliari – avrebbe dato 10mila euro a Izzo per raddoppiare nel 2015 le prescrizioni e gli ordini di un farmaco antitumorale, il Nexavar, destinato ai pazienti
oncologici.

Il primario inoltre, insieme con la moglie, aveva costituito due società attraverso cui faceva da intermediario per l’approvvigionamento di macchinari che l’ospedale acquistava
per le cure antitumorali. Li faceva risultare come gli unici idonei evitando il bando di gara e procedendo a trattativa privata. Le società gonfiavano il fatturato aumentando il prezzo
di acquisto dei dispositivi.

“Nessuna zona d’ombra dovrà essere più tollerata. Abbiamo detto: ora o mai più. E’ questo il momento per realizzare un cambiamento profondo. Non ci sono più santuari. Abbiamo già concordato una linea di collaborazione con la Guardia di Finanza per i controlli amministrativi e contabili necessari”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito all’inchiesta e agli arresti all’Istituto Pascale.

“L’Ufficio Ispettivo nominato dalla nostra Giunta sarà impegnato in tutte le strutture, a cominciare da quelle oggetto di indagini. Ci riserviamo di costituirci parte civile al termine degli accertamenti e dell’individuazione di responsabilità da parte della magistratura, nel rispetto delle persone coinvolte”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla vicenda dell’Istituto Pascale.

“In questo momento, assume le funzioni di direttore generale dell’Asl Napoli 1 il dott. Pasquale Di Girolamo Faraone, attuale direttore sanitario – spiega – Si ampliano le funzioni di commissario per l’Ospedale del Mare per l’ingegner Ciro Verdoliva, che sarà impegnato in tale funzione fino al completamento dell’ospedale stesso. Non ci sarà neanche un minuto di ritardo rispetto al programma definito”.

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