Sono rimasti fuori anche Ronaldo che a gennaio lo cercava mezza serie B e Della Rocca. All’appello mancavano anche Schiavi e Vitale. Insomma la Salernitana operaia, quella tutta sostanza, si è ben disimpegnata ma adesso Bollini è chiamato a fare scelte decise: dare seguito a questo assetto con questi uomini o continuare a cambiare tenendo presente che questa squadra il maggior numero di punti li ha conseguiti con il 4-3-3. Si può anche ragionare su una doppia versione di Salernitana: meno spregiudicata in trasferta e più arrembante in casa.
L’importante è che si arrivi ad una definizione precisa della situazione.
Nel frattempo le grandi manovre ai vertici del calcio vedono ancora una volta Lotito protagonista. Il patron di Lazio e Salernitana si è speso e non poco per la rielezione di Tavecchio. L’auspicio è che una volta finita la sbornia post elezione si cominci a ragionare sulla riforma dei regolamenti e ci facciano capire, una volta e per tutte se la Salernitana, con l’attuale proprietà può avere un futuro anche in serie A oppure è costretta a galleggiare lì dove dà meno fastidio.