“La data dell’otto marzo nasce come giornata di ricordo di un evento drammatico e come protesta contro le condizioni di sfruttamento delle donne sul lavoro quelle motivazioni restano per intero alla luce degli ultimi dati statistici: le donne lavorano 39 ore in più all’anno rispetto agli uomini. E’ come se il nostro anno durasse una settimana in più rispetto a quello degli uomini. Eppure la percentuale delle donne nei posti di vertice (in tutti i campi) rimane bassissima e l’Italia contribuisce ad abbassare quel rapporto. Rimane molto più alta di quella degli uomini la percentuale di donne disoccupate, ed anche in questo caso, l’Italia è il fanalino di coda”.
“L’Italia si caratterizza ancora per un altro drammatico fenomeno: non solo le donne ancora vengono espulse dal mercato del lavoro se sono in stato di gravidanza, ma in Italia spesso sono loro ad abbandonare per la carenza di servizi di supporto alla maternità con un aggravante territoriale: al Nord si va via dopo la terza gravidanza, al Sud spesso dopo la prima per la carenza assoluta di servizi. Questa con voi è oggi la prima giornata proclamata dalla prima donna sindaca. Battipaglia ha dimostrato di non appartenere a quell’Europa che spesso ci vede fanalino di coda nell’espressione piena della parità dei diritti. Vorrei augurare a tutte voi un futuro senza differenze, una realtà senza distinzioni che lasci spazio al confronto di idee libere ed uguali. Io assumo l’impegno di lavorare perché questa città diventi punto di riferimento per l’Italia intera sull’affermazione della parità di genere”.
La sindaca
Cecilia Francese