I fatti risalgono all’aprile 2014, quando sull’A13, tra Bologna e Ferrara, venne fermato un tir con a bordo 220 cuccioli provenienti dall’Ungheria e destinati a Caserta.
Gli animali furono sequestrati, portati prima al canile di Modena e poi alle strutture del gruppo cinofilo del carcere di Asti. Otto cani furono dall’Eital affidati alla donna, bolognese, che avrebbe dovuto consegnarli a famiglie, ma lei non avrebbe mai fornito la documentazione, né chiarito la sorte dei cuccioli. L’Eital, parte civile rappresentata dall’avvocato Robert Venturi, ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, ma anche preoccupazione per gli animali. Nei prossimi giorni a Bologna inizierà il processo per i tre trafficanti.
Commenta