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Nodo multiproprietà, la Figc starebbe pensando di cambiare la regola

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«Vorrei sfatare una leggenda metropolitana che sta preoccupando Salerno: ripeto per l’ennesima volta che, fermo restando che tutti e due i candidati alla presidenza della Figc avevano detto che il tema del divieto per parenti e affini è anacronistico e presumibilmente verrà modificato, la favola per cui la Salernitana sia condannata a rimanere in B per volontà della proprietà è falsa ed offensiva, quantomeno dal punto di vista imprenditoriale.
La differenza di ricavi tra A e B è notevole, sarei un imprenditore stupido se non volessi accrescere il mio investimento. Quando si dovesse verificare questo problema, che problema non è, avremo tutte le opzioni per risolverlo al meglio. Io e mio cognato ambiamo a cercare di essere promossi in A perché così il nostro investimento avrebbe una dimensione totalmente diversa.
Quando non so dirlo, ci sono tante variabili. Abbiamo fatto tanti investimenti anche quest’anno e non sempre l’equazione si verifica, tra chi più spende: certo, il paracadute di chi retrocede crea una distorsione concorrenziale e poi ci sono le sorprese che si svincolano dalla mole di investimenti. Io preferisco prendere un calciatore in meno per far crescere strutture e risorse perché abbiamo bisogno di crescere in alcuni settori».
A dirlo Marco Mezzaroma a Goal su Goal su LIRATV martedì sera.
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