È scattata l’indagine che, purtroppo, avrebbe accertato quanto temuto anche se sarà un eventuale processo a stabilire la verità giudiziaria. Nel frattempo il cane, un bastardino di taglia media, è stato “strappato” al padrone accusato di maltrattamenti: la procura di Padova ha disposto il sequestro dell’animale affidato a volontari. È a metà dello scorso febbraio quando in più occasioni si ripete la scena che ha provocato sgomento nei vicini.
Di giorno e attraverso la finestra osservavano come il 35enne, completamente nudo, si stendesse nel suo letto. Sopra di lui quel cagnolino buono con tutti, non appoggiato al padrone per semplici carezze. Gli abusi erano inequivocabili. È chiaro che l’uomo ha dei problemi. Del resto difficili sarebbero pure i rapporti con la madre e la sorella, unici familiari. Il caso sarà segnalato ai Servizi sociali.
La zooerastia, la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, è un fenomeno studiato dalla psicopatologia sessuale. In Italia, a differenza di altri paesi europei come la Francia, il Regno Unito e la Svizzera, non esiste una legge che vieti espressamente il compimento di atti sessuali con animali. Secondo il codice penale italiano, risulta punibile solo il reato di “maltrattamento di animali” che si verifica quando una persona «per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche…»
Fonte IlMattinodiPadova.it