Il Governatore, cambiando discorso, parla delle nuove norme sull’edilizia che di fatto paralizzano l’Italia. “Dobbiamo fare le riforme e riprendere questo cammino, in Italia la trasformazione urbana è impedita da ricorsi e controricorsi, il crollo pesante degli investimenti in edilizia è per le nuove normative sugli appalti e per l’abuso in atto di ufficio che sta determinando la paralisi del nostro Paese siamo arrivati al punto che anche nelle aree terremotate si ha paura di usare le risorse per paura della condanna per abuso in atto di ufficio. L’Italia è paralizzata”.
Vincenzo De Luca cita come esempio Zora la città del romanzo di Calvino le città Invisibili: “è la metafora dell’Italia che scivola nel declino”. “In tante realtà del Sud il Pd è un corpo estraneo, abbiamo il disprezzo della gente. Nel nostro partito serve gente che abbia sentimento e passione e chi invece pensa al cronoprogramma per le prossime scadenze elettorali buttiamolo fuori. Serve gente che appassiona – dice De Luca – gente che abbia la capacità di respirare il dolore del mondo, questo partito serve all’Italia e a queste condizioni di un rinnovamento rigoroso anche sul piano del programma e dei valori profondi si può dare vita ad nuovo inizio e a queste condizioni sapremo essere ancora una volta all’altezza dei doveri”.