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Breda: «Partita speciale, legato alla Salernitana ma non possiamo sbagliare»

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Roberto Breda capitano della Salernitana per 7 anni tra il 1993 e il 1999 ed allenatore della squadra granata nella stagione 2010/2011 torna ad affrontare da avversario la sua Salernitana. Sul sito ufficiale dell’Entella una lunga intervista all’ex mister granata.

“Ho avuto modo di saggiare la città di Salerno in mille aspetti, da assessore al fatto che ho casa e spesso ci torno e vedo tutto l’affetto che lì provano per me. Sono fortune che vanno oltre i meriti, io ringrazio di averle avute. Ormai a dirlo rischio di essere ripetitivo, a Salerno ho vissuto nove anni che mi hanno dato tantissimo non solo per risultati sportivi ma anche per la condivisione dei momenti. 

Le vittorie arrivano ma quel che capita più raramente è che una squadra riesca ad identificare una città, una provincia. era un momento particolare, facevamo un bel calcio e c’era l’orgoglio di andare a sbandierare questo tipo di calcio su tutti i campi. ci sono state anche tante pagine tristi, extracalcistiche, come i morti sul treno di ritorno da Piacenza o quelli dell’alluvione di Sarno prima della promozione in A nel ’98. Logico che nella storia della nostra vita ci sono cose che lasciano il segno e quelle capitate a Salerno sono state determinanti.

Lunedì ci si rivede in campo, ci sarà grande rispetto per un avversario tosto ma dobbiamo fare bene perchè stiamo facendo qualcosa di discreto che dobbiamo far diventare importante”. Già, una sola sconfitta in questo 2017 per l’Entella, tra l’altro per mano della capolista Spal. “Non è mai così scontato il risultato, che arriva attraverso prestazioni e voglia di fare la partita. Nulla è facile, ci sono state vittorie ottenute oltre il 90′ perchè tutti vengono qui a vendere cara la pelle – continua Breda – La Salernitana nel girone di ritorno ha alternato qualche piccolo passo falso a prestazioni importanti come quella di Benevento dove stava vincendo in dieci fino a pochi minuti dalla fine. I granata sono tonici, hanno ottimi elementi e valori importanti.

Dovremo stare molto attenti. Poi abbiamo il Cesena dopo, altra squadra tosta ma pensiamo una gara alla volta perchè non mi piacciono calcoli e tabelline: mi piace affrontare la partita per portare a casa il massimo. A Benevento c’è stato un momento in cui c’era da soffrire e l’abbiamo fatto bene ma potevamo raccogliere anche qualcosa in più perchè il loro portiere ha compiuto ottimi interventi. Però va bene, abbiamo giocato da squadra, con personalità ed intensità”.

Poi il tecnico torna sul prossimo impegno: “Per me sarà una partita molto particolare contro i granata, non vorrei regalare nulla. Sarà difficile, vogliamo far bene. A me le tappe intermedie non piacciono, finora abbiamo fatto buone cose che danno comunque spazio al rammarico perchè in alcune partite potevamo fare di più, questo significa che il nostro processo di crescita non è finito. Anche per quanto concerne i giovani come Baraye, Zaniolo bisogna aspettare, stanno lavorando molto bene e crescono ma devono macinare, anche se hanno qualità per poter fare questo mestiere. Il segreto è non accontentarsi”.

 

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