Ma scivola.
L’ombra ha scavato nel muro con le mani. Un lembo si impiglia.
Ti prendo!
Ma scivola.
Quando fa più buio, quando si fa spazio la stanchezza e fa più male.
– Ho male…
Ma non lo dice.
Ha il mare e una tazzina di caffè, pagata.
Non ha consumato.
Lascia tutto incompiuto.
Si china e va, solo per scavare: con l’ombra, con quel pensiero dolente, coi vuoti che ha lasciato così, vuoti, perché ci fosse più spazio.
Ma non si muove.
Scivola. E non lo tengono le parole, le corse verso, una vecchia canzone.
Grido. Sobbalza l’onda. Altrove c’è una imprecazione.
L’ombra sul muro e le crepe sulla pelle.
Ha 100 anni.
Domani rinascerò.
E mi afferra.
Ma l’ombra resta ombra da sera a mattino.
Lascia la presa.
Resa.
Fatima Mutarelli
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Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)