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Violenza di genere: la Senatrice Angela Saggese ne parla a Salerno

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«Un risarcimento in sede civile alle vittime di episodi di violenza e l’istituzione del Fondo per l’indennizzo delle vittime di reati di maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori: il ddl di contrasto al femminicidio che ho presentato ad agosto del 2015 prevede anche queste misure. La Camera, dieci giorni fa, ha approvato il ddl in favore degli orfani di crimini domestici stanziando, per il 2017, due milioni di euro. Quando la legge arriverà al Senato daremo il nostro contributo per perfezionarne il testo». Ad affermarlo è la senatrice del Pd Angelica Saggese.

Dell’argomento Saggese discuterà giovedì 16 marzo, alle ore 18.30, nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno nel corso della tavola rotonda “Conversazioni sui temi della violenza di genere e stalking”. Un evento che si svolge nell’ambito del progetto «L’Arte della Giustizia», organizzato dal Conservatorio di Musica “Martucci”, dall’Arcidiocesi di Salerno, dalla Prefettura e dalla Procura della Repubblica di Salerno. A dialogare sull’argomento, insieme alla senatrice Saggese, saranno l’onorevole Mara Carfagna, ex ministro per le Pari opportunità, e Donatella Caramia, professore di Neurologia e neuromusicologia all’Università degli studi di Roma, Tor Vergata.

«Accanto a un’analisi accurata del femminicidio, alle ulteriori misure che saranno messe in campo per reprimere questo fenomeno e a quelle di prevenzione che coinvolgeranno soprattutto le scuole e il mondo della formazione – spiega Saggese – ritengo che ci sia un’altra questione di fondamentale importanza: come sostenere adeguatamente le vittime della violenza di genere. Prevenzione, repressione e sostegno economico devono andare di pari passo. Un Paese civile si fa carico di chi, ad esempio, rimane orfano di una madre uccisa dal padre o dal compagno. Finché non sarà colmata questa imbarazzante lacuna – conclude Saggese – non potremo dire di esserci battuti con tutte le nostre forze a favore delle vittime di questo terribile reato che purtroppo è ancora frequente».

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