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Campania, M5S: «Sistema The Queen. Dov’è la rivoluzione di De Luca?»

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“Vorremmo capire in concreto cosa intende il Presidente De Luca quando parla di ‘presidio anticorruzione’. Proprio lui che sta creando in Regione un sistema opaco di nomine e scatole cinesi. I fatti gravissimi svelati dall’inchiesta ‘The Queen’, il coinvolgimento di un importante consigliere regionale, ma anche gli arresti a seguito degli scandali agli ospedali Pascale e Loreto Mare sono sintomatici di una situazione ormai fuori controllo da parte della macchina regionale politica e amministrativa”.

Lo dice la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che rileva come in Regione Campania dopo il blitz di ieri sia calato un silenzio assordante e preoccupato da parte di tutte le forze politiche eccetto il M5S.

“Nessuno commenta, né tra le file della maggioranza né dell’opposizione, non una parola, neanche il consueto garantismo interessato tirato fuori da tutti in queste occasioni. Forse perché le manette sono scattate per esponenti sia di centrodestra che di centrosinistra o perché l’indagine riserva altre preoccupanti sorprese?” – attacca Ciarambino.

“La Regione Campania deve diventare una casa di vetro nei fatti, non a chiacchiere – fa notare la capogruppo – pretendiamo una vera rivoluzione sul fronte degli uffici e della burocrazia regionale.

Per questo, insieme alla consigliera Muscarà abbiamo depositato un’interrogazione dove chiediamo di accertare tutte le responsabilità e di adottare controlli efficaci sulla governance in Regione”.

“Stando alle indagini Sommesse sarebbe riuscito a creare un’ossatura collaudata per indirizzare appalti pubblici, possibile che abbia agito da solo? – rileva – o c’è una rete di ‘esperti’, magari anche all’interno dell’apparato amministrativo regionale, specializzati nell’aggiustare le carte? Non possiamo escluderlo e ci aspettiamo che la Regione faccia approfondimenti”.

“Nella nostra interrogazione alla Giunta – le fa eco la consigliera Maria Muscarà – chiediamo con urgenza l’introduzione della rotazione del personale più esposto ai rischi di corruzione, criteri stringenti e trasparenti per la nomina delle commissioni di gara e controlli più severi. E inoltre continuiamo a chiedere trasparenza vera e accesso a tutti gli atti e al bilancio per noi consiglieri, per consentirci di esercitare un’attività efficace di controllo. Lo chiediamo da oltre un anno senza risultati.

Forse perchè c’è qualcosa da nascondere?”. “Le vere misure anticorruzione sono leggi che tolgano dalle mani della politica le nomine – conclude Ciarambino – occorre rompere gli apparati clientelari e le collusioni svelate dall’inchiesta ‘The Queen’. Per coscienza politica e rispetto verso i campani onesti è nostro dovere sollecitare la giunta, ma sappiamo che il Presidente De Luca a parte la propaganda non muoverà un dito”.

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