“La situazione – spiega – è ormai inaccettabile, tra turnazioni di lavoro massacranti e straordinari non sempre retribuiti. In vista dell’imminente riapertura di altri tre quadri detentivi è quanto mai opportuno avere un adeguato numero di personale, da impiegare negli uffici e per l’osservazione e la vigilanza dei detenuti. Sarebbe davvero paradossale chiedere agli agenti, già costretti ad operare in condizioni di grave difficoltà, di sobbarcarsi ulteriore lavoro”.
“Mi auguro che il governo non abbandoni le donne e gli uomini in divisa, a cui va la mia solidarietà – conclude Cirielli –, e assuma un impegno concreto per dare loro innanzitutto dignità professionale e migliorare le condizioni di un lavoro particolarmente delicato”
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