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Salerno: continua il fenomeno delle ‘scarpe volanti’ in via Nizza

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Continua il fenomeno delle scarpe appese ai fili elettrici dei lampioni lungo le strade della città di Salerno. Un fenomeno segnalato da diverso tempo da numerosi cittadini ed in particolare da Piastra Nizza dove il numero di “scarpe volanti” è sensibilmente aumentato. Un fenomeno che potrebbe essere bollato come una semplice goliardata ma c’è anche chi sospetta che dietro questo modo di fare possano nascondersi atteggiamenti criminali. In America, ad esempio, il fenomeno delle “scarpe volanti” appese ai fili elettrici indica la presenza di piazza dove si spaccia la droga.

DA WIKIPEDIA.  Shoefiti, a volte italianizzato in scarpe volanti, è un termine che si riferisce alla pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese ai cavi delle linee elettriche o telefoniche. Le scarpe sono legate tra loro dai lacci e vengono lanciate verso i fili come una sorta di bolas.

Il fenomeno prende il nome dall’unione delle parole “shoe” (scarpa) e “graffiti” e nasce nelle zone rurali e urbane degli Stati Uniti come manifestazione del folklore adolescenziale.

Nel corso degli anni lo shoefiti si espande per tutti gli Stati Uniti, fino a varcare il confine, venendo segnalato in paesi dell’America del Sud, come Colombia, Brasile, Messico, Perù, Ecuador, Argentina e in seguito il fenomeno, grazie al proliferare di internet, si è spostato in Australia e in Europa, con episodi nelle principali città di Germania, Gran Bretagna, Spagna, Irlanda, Norvegia, Svezia, Romania e in molte altre. In Italia vi sono state segnalazioni di questo fenomeno in diverse città nel corso degli anni.

In merito al vero significato di questa misteriosa tendenza sono state date diverse interpretazioni collegabili allo spaccio di droga o alle bande giovanili. Alcuni dicono che appendere le scarpe ai fili serva come segnalazione di luoghi dove vi è spaccio o consumo di droghe, come crack o cocaina, altri sostengono che questa pratica sia usata dalle bande giovanili per commemorare un loro membro vittima di un omicidio o semplicemente per delimitare i loro confini, oppure per segnalare luoghi dov’è possibile compiere furti in diversi momenti della giornata, a seconda del tipo di calzature.

 

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