L’ora solare, in realtà, sarebbe tecnicamente diversa in ogni punto del globo terrestre, in quanto riferita alla posizione del sole. Come detto, nei Paesi dell’Unione europea e in Svizzera, l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.
Già nell’antichità i contadini, che costituivano la grande maggioranza della popolazione, si alzavano sempre all’alba seguendone inconsciamente il progressivo anticipo in primavera o ritardo in autunno, ma fu nel 1784 Benjamin Franklin a proporre per primo l’introduzione di un cambio di orario, ma fu solo nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate.
Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario. Si consideri per esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d’estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un’ora l’accensione della luce elettrica alla sera.
Insomma, come detto nella notte tra il 25 e il 26 marzo 2017 non dobbiamo dimenticarci di sistemare orologi e sveglie prima di andare a dormire. Per lo meno quelle meno moderne, che non si aggiornano automaticamente, come fanno i nostri computer o telefonini e smartphone. E dobbiamo spostare le lancette avanti di un’ora.