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Rogo ecoballe rifiuti nel Casertano, si solleva nube nera

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Incendio al sito di ecoballe di Villa Literno (Caserta), dove è in corso la rimozione dei rifiuti da parte di una società incaricata dalla Regione. Nell’area interessata (a ridosso del sito di stoccaggio di Taverna del Re, al confine con la provincia di Napoli), di circa 3mila metri quadrati, sono a lavoro 20 uomini dei Vigili del Fuoco, facenti parte di tre squadre del Comando Provinciale di Caserta; sul posto anche tre autobotti, di cui una proveniente dal Comando Provinciale di Napoli.

Questa mattina una nube nera ha destato preoccupazione tra la popolazione di Villa Literno, sebbene il sito sia ubicato all’esterno del perimetro cittadino; con il passare delle ore la situazione è migliorata.

“Stanotte alle 4 – racconta il capogruppo di Campania Libera-Psi- Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli membro della commissione speciale Terra dei Fuochi – la Regione Campania è stata avvisata da Vibeco di un incendio al Lotto 5 a Villa Literno che si è verificato circa all’una di notte. Alle 9 è stato eseguito un sopralluogo guidato dal funzionario regionale Giuliano Morlando.

Per spegnere il rogo sono intervenute diverse squadre dei VVFF. La piazzola 5 dove era in corso lo smantellamento e l’imballaggio di rifiuti ad opera proprio della Vibeco vincitrice di regolare gara d’appalto è andata totalmente a fuoco. Dai primi elementi raccolti l’azione è stata quasi certamente di natura dolosa e per questo proporremo per il futuro una vigilanza armata in continuum, anche di tipo militare, per scongiurare l’escalation del problema. E’ possibile che la camorra e le ecomafie nei prossimi mesi tenteranno di fermare in tutti i modi la rimozione delle ecoballe dalla Campania.

Per questo abbiamo chiesto al Presidente De Luca e al vice Bonavitacola di chiedere alle prefetture di Napoli e Caserta un controllo straordinario delle aree interessate alle rimozioni per evitare intimidazioni, pressioni di stampo camorristico e roghi al fine di impedire lo smantellamento delle milioni di ecoballe presenti su questi territori spesso da decenni e fruttate affari milionari alla criminalità”.

 

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