Firma la regia un talentuoso Riccardo Canessa. Terza opera in cartellone è Norma di Vincenzo Bellini in scena ad ottobre. Firma la regia il poliedrico Giandomenico Vaccari, direttore d’orchestra il maestro Oren. A dicembre in scena Turandot di Giacomo Puccini, con la regia di Pier Francesco Maestrini; direttore d’orchestra il maestro Daniel Oren. Chiude la Stagione Lirica, il 21, 23 e 26 dicembre, La Traviata di Giuseppe Verdi. Sulla scena salernitana sarà protagonista Francesco Ivan Ciampa che dal podio condurrà la compagine orchestrale, la regia sarà curata da Pier Paolo Pacini.
LA BROCHURE
“Al via – annuncia Daniel Oren, direttore artistico del Verdi – anche ad un nuovo progetto: un insieme di concerti e corsi di Alto Perfezionamento Musicale saranno rivolti a giovani musicisti, studenti di conservatorio, professionisti, insegnanti, solisti e concertisti. Tiene a battesimo il ciclo di “Concerti e Master” il pianista Giuseppe Albanese, si prosegue con il trombettista russo Sergej Nakarjakov e si conclude con la violinista Mi-Kyung Lee. Altri due sono gli appuntamenti che diversificano la nostra stagione sinfonica. Il primo evento è con l’Orchestra dell’Associazione Alessandro Scarlatti che accompagnerà la voce recitante di uno straordinario Peppe Barra. Il secondo appuntamento è con il genio creativo di Vittorio Sgarbi. E ancora, la stagione di Concerti 2017 vedrà alternarsi sul palcoscenico artisti di altissimo livello”.
Novità anche per quanto riguarda i turni di abbonamento che cadranno di venerdì (ore 21), martedì (ore 19) e domenica (ore 18). La vendita degli abbonamenti avrà inizio giovedì 23 marzo.
“La Regione Campania investe tre milioni di euro, senza i quali questo cartellone di eventi non esisterebbe”. A dirlo il presidente della Regione De Luca nel corso della presentazione della stagione Lirica e di Concerti 2017 del Teatro G.Verdi di Salerno: “E’ uno sforzo – rimarca il governatore – che facciamo su una linea di valorizzazione dei punti di eccellenza che abbiamo in Campania: per la lirica, ovviamente, Teatro San Carlo e Teatro Verdi, ma che facciamo più in generale su tutti i luoghi simbolo della nostra regione”.
“Quest’anno proponiamo opere davvero splendide che sono in piena continuità con un lavoro fatto da un decennio da Daniel Oren. Riuscire a proporre questo cartellone, nel momento in cui, ad esempio, all’Arena di Verona vanno in difficoltà e vengono commissariati perché non riescono ad andare avanti, è per noi un motivo di grande orgoglio. Abbiamo grandi difficoltà finanziarie ovunque; per mantenere questo cartellone è un miracolo. Basti pensare che la regione Lombardia destina alla Scala poco più di quattro milioni di euro. Per reggere nel futuro dobbiamo puntare molto sui giovani, sulla internazionalizzazione e su forme di collaborazione con altri teatri d’Italia, come stiamo cominciando a fare”.
Grande soddisfazione per questo cartellone, anche da parte del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, il quale aggiunge:”il grande repertorio lirico e di musica classica va in scena a Salerno promettendo grandi emozioni come avviene puntualmente ad ogni rappresentazione. È il frutto di un lavoro straordinario che il Comune di Salerno, in continuità con i grandi traguardi raggiunti con il Sindaco Vincenzo De Luca che da Presidente della Regione continua ad assicurare il suo indispensabile supporto, porta avanti con grandi sacrifici nella consapevolezza che la mission del Teatro Verdi sia quella di essere punta di diamante e modello ispiratore di una programmazione artistica cittadina sempre all’insegna della qualità. Mi piace sottolineare – rimarca il primo cittadino – l’attenzione alle nuove generazioni di giovani con iniziative rivolte a far conoscere la lirica e la musica classica, meraviglioso patrimonio culturale italiano e dell’umanità. Siamo profondamente convinti che la cultura sia un elemento essenziale per l’identità di una comunità”
Sono ormai diversi anni che ad ogni stagione si investono milioni di Euro (soldi pubblici di noi contribuenti) a fronte di incassi che non superano i 250- 300.000 euro ai botteghini.
Poi ci raccontano, con la solita prosopopea, che i tanti soldi investiti per i costosi e ricercati allestimenti e le loro produzioni siano forieri di enorme richiesta in giro per l’Italia e per il mondo. Molto bene, tanto di cappello e che tutti gli artefici di tali successi artistici se ne vantino pure.
Ma a noi contribuenti salernitani e campani interessa conoscere, finalmente e una volta per tutte, i bilanci nel dettaglio di ogni stagione per valutare effettivamente se sia ancora il caso di ascoltare le solite parole di coloro che gestiscono i ns. danari e che poi con figli e famiglia accedono ad un palco del Verdi senza neanche pagare il biglietto, oppure cominciare a tagliare, sicuramente, incredibili sprechi con questi chiari di luna sociali.
nessun grande nome internazionale, tranne la Guleghina. Ennesima marchetta a favore di Sgarbi. Basta.
l’unica novità è il Don Pasquale di Donizetti. Per il resto la solita minestra ma con interpreti semi-sconosciuti. Dove sono i Leo Nucci, i Gregory Kunde, la Theodossiu, la Antonacci e la Agresta? Tranne Maria Guleghina non ci sono artisti di livello internazionale. Il maggior finanziamento della Regione in cosa si è tradotto? Nell’ennesima prebenda a Sgarbi, che dopo aver diretto la regia della Vedova Allegra e dopo il noiosissimo monologo su Caravaggio, torna di nuovo a rovinarci il fegato?
ormai nessuno lo sopporta più, gli ospiti da lui offesi nelle trasmissioni televisive abbandonano gli studi … e noi dobbiamo ancora sopportare la sua arroganza?
Vogliamo parlare di quanto spetta ai coristi e agli orchestrali? Briciole senza alcuna forma di continuità lavorativa…ma se il teatro è “di tradizione” quali audizioni sono state fatte ai coristi? Perché vengono pagati a produzione? Quanto? E dire che sono più di 20 anni che dicono che li stabilizzeranno, poveri illusi!
con tutti i soldi che sono piovuti dalla Regione, mi aspettavo un cartellone con artisti di grido… grande delusione