Lo stesso ‘’Fra Gigino’’ al termine dell’incontro con il Ministro provinciale commenta così quanto accaduto durante la giornata: «E’ andata molto bene, abbiamo discusso. Ho presentato due lettere, una per il trasferimento presso la Basilica di Sant’Antonio al Laterano in Roma ed una per recarmi due giorni in Spagna, per ritirare la statua della ‘’Dolorosa’’ che uscirà in processione il giovedì santo.
La seconda lettera è stata accolta, circa la prima – specifica il frate più chiacchierato della regione – il Padre provinciale mi ha comunicato che può concedermi al massimo una settimana di riposo nella località religiosa che più preferisco ma al termine di questo periodo devo ritornare a Cava a lavorare e ricominciare da capo perché la città ha bisogno.
Certo non è facile e questa volta bisogna anche essere obbedienti, anche se tante volte uno preferisce andare fuori. In merito alle incomprensioni, si possono superare. A dire il vero – scherzosamente il frate – qualche mese in più di vacanza lo farei, ma si avvicinano importanti eventi ed insieme a Frate Pietro e Frate Corrado dobbiamo riprendere a lavorare in pieno regime».
Termina così, con un sospiro di sollievo per la maggior parte dei cavesi, la vicenda di un ipotetico addio che ha tenuto la città in apnea per tre giorni sotto un cielo di accuse e veleni che sembrano ormai alle spalle, schiacciati dal piede di San Michele, che in punta di spada mantiene aperto l’uscio del Santuario, ‘’fabbrica’’ come lo stesso Padre Luigi l’ha definito, opera colossale da 17milioni e 300mila euro, che continuerà ad attrarre migliaia di turisti da ogni le regioni d’Italia, a dispetto di qualcuno che… Una notizia che ha dunque rasserenato i fedeli, numerosissimi, tradizionalmente legati al frate che ora non li lascerà.
Fonte Le Cronache