‘L’iniziativa – prosegue la nota – è stata decisa per protestare contro la decisione del governo di rivedere il sistema delle convenzioni con le agenzie di stampa abdicando al ruolo politico di garanzia del pluralismo e qualità dell’informazione e di tutela degli interessi del Paese che la presidenza del Consiglio ha svolto da decenni, e mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro’.
‘Crea estremo allarme – sottolinea il Cdr dell’ANSA – la scelta del governo di aver prospettato una soluzione, quella delle gare europee, la quale: rinnega il percorso fin qui fatto e gli stessi obiettivi che la presidenza del Consiglio aveva dichiarato con la recente riforma poi bocciata dalla giustizia amministrativa; rinuncia ad una visione politica affidando tutto a freddi criteri burocratici; apre le porte dell’informazione primaria italiana a aziende editoriali straniere’. ‘Non è mai accaduto in nessun altro Paese: al contrario, in tutta Europa il sistema di informazione delle Agenzie di stampa – conclude la nota – è tutelato dai diversi governi come interesse pubblico primario’.
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