Nello stesso documento, i primi cittadini annunciano l’invio, ai competenti enti, di specifiche relazioni tecniche a testimonianza dei sistemi vincolistici insistenti sulla loro area di competenza e le conseguenti compromissioni negative, in caso di allocazione delle Fonderie Pisano, delle filiere turistiche, agricole, culturali, naturalistiche, ambientali ed enogastronomiche che caratterizzano i comprensori del Sele-Tanagro-Alburni.
L’opificio collocato nel quartiere Fratte di Salerno nel giugno del 2016 fu posto sotto sequestro per inquinamento ambientale prodotto, tra l’altro, per scarico di acque reflue inquinanti, gestione illecita di rifiuti speciali anche pericolosi ed emissioni nocive in atmosfera.
A firmare il documento sono stati i sindaci dei comuni di: Auletta, Buccino, Caggiano, Campagna, Castelnuovo di Conza, Contursi Terme, Calabritto, Caposele, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, Petina, Pertosa, Ricigliano ,Romagnano al Monte, Salvitelle, San Gregorio Magno, Santomenna, Sicignano degli Alburni, Senerchia e Valva.