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Mercato Immobiliare a Salerno, pochi segnali di rilancio

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Nel corso dell’ultimo anno il mercato immobiliare di Salerno non ha mostrato evidenti segnali di rilancio, sebbene la flessione dei valori sia stata tutto sommato modesta.

Nel corso del 2016, sia nel comparto residenziale che in quello d’impresa, l’attività transattiva ha registrato variazioni positive, seppur di intensità inferiore rispetto all’anno precedente. Il miglioramento delle condizioni di accesso al credito, che ricomincia faticosamente a dare maggiore dinamicità al mercato, non è comunque sufficiente a determinare un’effettiva ripresa” – è quanto emerge dal 1° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2017 di Nomisma.

Il comparto residenziale salernitano nel corso del 2016 ha mostrato segnali di sostanziale stabilità. I prezzi delle abitazioni nuove hanno subìto una riduzione pari al -1%, mentre quelle usate sono calate in media del -2,7%. Sul fronte del numero di compravendite l’Agenzia delle Entrate ha registrato un aumento del 3,8% annuo, un dato tutto sommato contenuto se confrontato con la variazione registrata l’anno precedente (+18%). Da segnalare l’importanza del credito nell’alimentazione delle dinamiche espansive registrate nel settore residenziale.

L’incidenza delle compravendite sostenute da mutuo si attesta al 61,3%. I tempi medi di vendita restano invariati rispetto allo scorso anno (7 mesi). Lievemente migliore risulta la situazione sul versante locativo: i canoni subiscono un calo pari all’1,1% su base annua. I tempi medi di locazione restano stabili per le abitazioni usate (3 mesi), mentre subiscono un lieve incremento per quelle nuove, passando da 3 a 3,5 mesi.

All’interno del comparto direzionale i principali indicatori di mercato non hanno evidenziato particolari segnali di rilancio. I canoni si mantengono sostanzialmente stabili, senza particolari differenze tra le diverse localizzazioni cittadine (in media -0,3%), mentre sul versante dei prezzi la flessione risulta ovunque più marcata, con punte del -2,7% nella periferia terziaria. L’attività transattiva registra una scarsa dinamicità, a causa di una componente di domanda che appare ancora piuttosto debole e che determina l’allungamento dei tempi medi di vendita e di locazione, passati rispettivamente da 9 a 9,5 mesi e da 5,5 a 6 mesi.

Il comparto commerciale in riferimento alla compravendita registra i dati meno negativi del mercato immobiliare salernitano. I prezzi dei negozi subiscono un calo contenuto (-0,8%), mentre il numero di compravendite aumenta del 28% rispetto a quello dell’anno precedente.

Tra i vari segnali positivi, risulta anomalo l’aumento dei tempi medi di vendita (da 7,5 a 8,5 mesi), mentre il divario tra prezzo richiesto ed effettivo scende dal 18% al 16%, a testimonianza di una maggiore consapevolezza da parte dell’offerta delle perduranti difficoltà della domanda.

Sul versante locativo gli intermediari non mostrano grande ottimismo, a causa di un’offerta sovrabbondante rispetto alla domanda esistente. Tale percezione viene confermata dall’aumento dei tempi medi di locazione (saliti da 4,5 a 6 mesi) e dal calo dei valori (-1,1%) più consistente rispetto a quello dei prezzi. Invariati, rispetto alla precedente rilevazione, i rendimenti potenziali lordi, che si attestano nell’ordine del 6,2%.

 

Le previsioni degli operatori per il 2017 sono tendenzialmente improntate al pessimismo, sia relativamente ai contratti stipulati che con riferimento alle quotazioni, ad eccezione del comparto residenziale, per il quale ci si attende una ripresa del numero di compravendite e di locazioni, a fronte di una sostanziale stabilità dei valori.

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